Skip to main content

Nicolai Lilin e la tesi dei migranti gestiti dal battaglione Wagner



Nicolai Lilin e la tesi dei migranti gestiti dal battaglione Wagner

Nicolai Lilin e la tesi dei migranti gestiti dal battaglione Wagner. I flussi migratori dall’Africa gestiti come una ritorsione nei confronti dell’Italia e dei paesi europei coinvolti nella difesa dell’Ucraina. Questa argomentazione è emersa nel corso di questi giorni, oggi ribadita dal Ministro dello sviluppo Adolfo Urso, che rivendica le sue segnalazioni in merito, quando era Presidente del Copasir.
 

Nicolai Lilin e la tesi dei migranti gestiti dal battaglione Wagner

Nicolai Linin, scrittore e saggista, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” sull’emittente radiofonica Radio Cusano Campus. Nicolai Lilin, autore di romanzi e saggi di grande successo, dallo scoppio della guerra in Ucraina, non ha mai nascosto il suo punto di vista che  potremmo definire eretico. Sulla tesi riguardante il complotto russo sui flussi migratori, non esita a esprimere in diretta radio tutto il suo scetticismo: “Secondo me in questo momento si cerca un capro espiatorio per una situazione che a grandi linee è dovuta al fatto che l’Africa è stata sfruttata dal colonialismo occidentale per centinaia di anni -ha affermato Linin-. In Africa c’è una condizione di instabilità ed è normale che le persone che vivono là cerchino di lasciare quel continente. La migrazione può diventare uno strumento di speculazione geopolitica ed economica.
 

Nicolai Linin e il ruolo degli Usa 

Lo scrittore, seguitissimo su Telegram, rovescia il ragionamento, spostando la strada del ragionamento sugli Stati Uniti : “Abbiamo un Paese come gli Usa abituato a comportarsi in maniera piratesca: sono abituati a depredare, organizzare guerre e instabilità. Oggi gli Usa stanno implodendo perché si sono allargati talmente tanto che devono mangiare ancora qualcosa, vorrebbero mangiare Russia e Cina, ma non ci riescono. Per questo motivo, per non crepare prima del tempo e darsi altri 10-15 anni di vita vorranno mangiare l’Europa occidentale. Lo fa organizzando guerre e carestie, attraverso anche i flussi di migrazioni forzata.”

Migranti e Ong statunitensi

In Italia, il dibattito sul ruolo delle Ong, ha assunto toni molto aspri. Ma lo scrittore in diretta radio ha rimarcato in senso negativo il ruolo di chi in mare salva vite umane, soprattutto di quelle battenti bandiera Usa, che secondo Nicolai Lilin fanno parte di un sistema ovvero “il sistema delle ong è un sistema di organizzazioni che seguono una propulsione creata da qualcuno, molti di loro non sanno neanche cosa stanno combinando, loro dicono che salvano le persone nel mare, è giusto, ma dovrebbero domandarsi come mai queste persone sono finite in mare? Chi ha organizzato le guerre in Libia? Chi ha destabilizzato tutta l’area africana? Parlare della brigata Wagner è una scusa facile, in realtà brigata Wagner è un elemento privato che fa parte di diversi schieramenti privati in Africa ed è lì per gli interessi di coloro che cercano di difendersi da varie organizzazioni europee in Africa. La presenza di brigata Wagner è una forma di ribellione dell’Africa allo sfruttamento occidentale. Dare la colpa a Wagner della migrazione è come dire che la stazione di Milano è decaduta perché c’è un migrante che si lava alla fontanella a cielo aperto. Non è questo il problema, il problema è chi gestisce”.