Su Cusano Italia TV, nella trasmissione “Crimini e Criminologia“, è stato approfondito il mistero di Gravina, la terribile fine di Ciccio e Tore, ovvero: Francesco (13 anni) e Salvatore Pappalardi (11 anni).
I fatti del mistero di Gravina
Sono trascorsi 14 anni dal ritrovamento dei corpi senza vita dei due bambini scomparsi il 5 giugno del 2006 e ritrovati solo nel febbraio del 2008, quando il piccolo Michele cadde accidentalmente in una cisterna dentro a un casolare abbandonato, mentre era intento a giocare con gli amici. Un incidente che permise ai soccorritori di scoprire in quello stesso luogo i resti dei fratellini scomparsi. L’autopsia accertò che sui corpi dei piccoli non c’erano segni di violenza e che anche per loro come per Michele si trattò di una drammatica caduta accidentale.
“Ciccio e Tore. Il Mistero di Gravina” è il titolo del libro inchiesta pubblicato da Armando Editore e scritto dal giornalista Mauro Valentini e dal generale Luciano Garofano, già comandante dei RIS di Parma; il quale, in passato, ha lavorato al caso come consulente tecnico poco dopo la macabra scoperta, effettuando sopralluoghi all’interno dell’edificio fatiscente ribattezzato dagli abitanti del posto con il nome di “Casa delle Cento Stanze“. In precedenza, il destino dei due ragazzini era rimasto avvolto nel mistero e un anno e mezzo dopo, venne arrestato il padre: Filippo Pappalardi. Secondo l’accusa era stato lui a uccidere i figli e a nasconderne i corpi. Senza la disavventura del piccolo Michele, e il conseguente ritrovamento dei cadaveri di Ciccio e Tore, probabilmente Filippo Pappalardi sarebbe ancora in carcere. Ma il gravissimo errore giudiziario rimane. Al microfono di Fabio Camillacci, il generale Luciano Garofano ha spiegato perchè ha voluto scrivere un libro su questa brutta storia.