Categorie Medicina e benessere
Cosa sono i DSA e cosa accade se non vengono diagnosticati nella fase infantile dell’età evolutiva? “Sebbene oggi ci sia molta attenzione sul tema alcuni giovani arrivano all’università scoprendo solo allora di avere avuto un percorso complesso a causa dei Disturbi Specifici dell’ Apprendimento. Per questo oggi è necessario che, oltre alle scuole, anche le università si dotino di strumenti e percorsi che consentano anche a chi è ad esempio dislessico di poter concludere l’iter formativo”. In questo l’Università di Padova è all’avanguardia e Il prof. Cesare Cornoldi, docente emerito di Psicologia e Direttore del Laboratorio sulle difficoltà di apprendimento alla stessa università, è stato invitato dall’Unicusano per una Lectio Magistralis sul tema: “Studenti universitari con Disturbi Specifici di Apprendimento”. Ai microfoni della trasmissione Società Anno Zero condotta da Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus ha spiegato come riconoscere i disturbi dell’apprendimento ed intervenire per garantire a tutti le stesse opportunità di studio. Anche a livello universitario come prevede la legge 170/2010.
Come si legge nel sito del Ministero la Legge 8 ottobre 2010, nº 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati “DSA”. Il diritto allo studio degli alunni con DSA è garantito mediante molteplici iniziative promosse dal MIUR e attraverso la realizzazione di percorsi individualizzati nell’ambito scolastico. Obiettivo della legge è quindi tutelare gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento e il loro diritto all’istruzione e favorirne il successo scolastico: in questo senso, studiare al pari degli altri studenti significa che gli studenti hanno il diritto ad accedere a “misure didattiche di supporto” che gli consentano di esprimere le loro potenzialità.
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