Legge di bilancio 2023, Gusmeroli(Lega): ” Entro sera si chiude”. La manovra corre, bisogna abbattere i tempi, l’ombra dell’esercizio provvisorio incombe sul governo. Il Presidente della commissione attività produttive, uomo di rifermento sul fisco per la Lega, Gusmeroli ai microfoni della trasmissione L’Italia s’è desta su Radio Cusano Campus, racconta quello che sta facendo il governo per ridurre i tempi di approvazione della legge si bilancio.
Legge di bilancio 2023, Gusmeroli(Lega): ” Entro sera si chiude”
Il parlamentare non nasconde le difficoltà, anche quelle fisiologiche di mettere tutti d’accordo : “Si stanno mettendo insieme i desiderata di tutti i parlamentari, alle 14 si riunisce la Commissione bilancio, entro la sera si chiude, domani si inizia in aula, tra Natale e Capodanno sarà al Senato. Non c’è uno stallo di per sé, non c’è un nodo particolare. C’è il fatto che le elezioni sono state fatte a settembre, la manovra negli anni scorsi aveva dei tempi molto più ampi, in questo caso sono stati molto più tirati. Ci sono tutti i pareri tecnici da ricevere, non ci sono solo questioni di tipo politico. Ovviamente in 50-60 giorni di governo non è facile fare tutto velocemente”.
Legge di bilancio 2023: “Sul pos il veto dell’Europa”
Il Presidente Gusmeroli, in diretta radio, affronta il tema del Pos, la clamorosa marcia indietro del governo, dopo settimane di dibattito sul tema, l’esponente della Lega racconta il ruolo decisivo dell’Unione Europea, che promossa la manovra nel suo complesso aveva subito manifestato le sue perplessità sui pagamenti digitali e le soglie stabilite dal governo: “Sicuramente il veto dell’Ue è un aspetto, però un risultato si porta a casa comunque. Vedremo nelle prossime settimane una riduzione significativa delle sanzioni. Io sono sicuro che da questa discussione sono emerse le problematiche dei negozianti che utilizzano il pos perciò tutto ciò porterà delle positività. Si sta ancora
scrivendo il testo, sicuramente dalla discussione emergerà qualcosa di positivo per i commercianti e gli artigiani”.
Legge di bilancio 2023: lo scudo penale sull’evasione
Oggi la notizia di uno scudo penale per gli evasori, contenuto nella legge di bilancio 2023, ha tenuto banco in alcuni articoli di giornale, ma su questo Gusmeroli ha la sua spiegazione precisando che “anche in questo caso il testo dell’emendamento non c’è ancora. Nella pace
fiscale c’è una rateizzazione di chi ha dichiarato le imposte, ma non è riuscito a pagarle. ovviamente se paga tutte le imposte con una sanzione aggiuntiva del 5% credo che a quel punto sani anche il reato. Io ritengo che ci sia un condono quando si dice: sei un evasore e i classici condoni tombali di un decennio fa, ma se uno ha avuto delle difficoltà a pagare le tasse e le paga tutte rateizzandole magari in 5 anni, qui non è che parliamo di evasori, bensì di gente che ha pagato le imposte e non è riuscito a pagarle.
Distinguere tra chi evade e chi non dichiara le imposte
“Qui si fa confusione tra chi evade e chi invece, per una ragione o per un’altra non ha scelto di non dichiarare le imposte, è che non c’è riuscito. “Questa la distinzione messa in campo a “giustificazione” dello scudo penale da parte del Presidente della commissione attività produttive che poi spiega ancora ai microfoni di Radio Cusano Campus che “il furbo non le dichiara proprio le imposte. Bisogna distinguere tra chi fa errori perché il fisco è complicato, sbaglia, ma dichiara le imposte; tra chi dichiara e non riesce a pagare per chi è in difficoltà e tra chi invece evade. Le sanzioni devono essere diverse”.