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Latte di Cammella, l’importanza di questo nuovo cibo
Il Latte di Cammella è un nuovo cibo, altamente benefico e che potrebbe, in un futuro non troppo lontano, rivoluzionare la nostra dieta
Il latte di cammella, un super- food buono per il palato, per la salute e per l’ambiente! Dal deserto del Sahara algerino l’avvocato Dario Dongo, esperto di diritto alimentare internazionale, ha raccontato il progetto di ricerca sul latte di Cammella a cui sta partecipando con Gift. Nella trasmissione Società Anno Zero, in onda su Radio Cusano Campus, Livia Ventimiglia ha raccolto la testimonianza.
Come riportato dal portale di informazione indipendente
Great Italian Food Trade “il latte di cammella è un superfood di grande interesse, sotto il profilo nutrizionale ma anche per la capacità di contribuire al corretto funzionamento del sistema immunitario e alla riduzione dei fattori di rischio di alcune gravi patologie (es. diabete). Oltre a essere un ottimo sostituto del latte materno. In considerazione di ciò è stato tra l’altro avviato il progetto di ricerca Camel Milk, nel programma di partnership europ-mediterranea PRIMA” a cui partecipa l’avvocato
Dongo.
Le caratteristiche del Latte di Cammella
A confermare l’eccellente qualità del latte l’analisi dei campioni che in in sintesi mostrano queste caratteristiche: i grassi sono costituiti principalmente da acidi grassi polinsaturi (PUFA). l’assenza di β-lattoglobulina (proteina del siero allergenica) favorisce la sostituzione al latte materno, l’elevata presenza della α-lattalbumina e di β-caseina, utile per la trasformazione del latte e, soprattutto, di immunoglobuline utili al miglioramento del sistema immunitario e riduzione delle reazioni allergiche. Questo latte è anche ricco di Vitamina C, che facilita l’abbassamento del pH nel tratto gastrointestinale e l’assorbimento dei nutrienti oltre che ricco in Calcio, Ferro e Zinco. Quest’ultimo è anch’esso coinvolto nel corretto funzionamento del sistema immunitario.
“Ridurre i capi di bovini e aumentare cammelli e capre per la produzione di latte è una scelta utile per migliorare la resilienza climatica delle popolazioni che vivono nelle zone aride e semi-aride dell’Africa subsahariana settentrionale. La tendenza è oggetto di uno studio pubblicato su Nature Food.” Il latte di cammella, ancora poco diffuso in Europa, è noto per avere meno grassi saturi e lattosio e più minerali e vitamine (soprattutto vitamina C e vitamine del gruppo B) rispetto al latte bovino. E in Africa sta conquistando rapidamente nuovi consumatori.
La produzione di latte nell’Africa subsahariana settentrionale ha un ruolo di rilievo nel garantire la sussistenza e la sicurezza alimentare delle popolazioni locali – 256 milioni di abitanti perlopiù dipendenti da attività agricole e zootecniche – e limitrofe.
La domanda di latte nell’Africa subsahariana è aumentata del 4% annuo negli ultimi decenni e si stima che triplicherà entro il 2050. Ma i cambiamenti climatici, con l’aggravarsi della siccità, ne mettono a dura prova la produzione. Alcune comunità di pastori nelle zone aride (ad esempio, Wodaâbe in Niger, Massaï in Kenya, Borana in Etiopia, Nuer in Sud Sudan e Fulani nell’Africa occidentale) hanno già cominciato a contrastare le avversità aumentando i capi di capre e cammelli. In confronto ai bovini, infatti, questi animali godono di maggiore resilienza climatica, in termini di resistenza alla siccità e alla scarsità di mangime. E producono latte (e carne) in tutte le stagioni. Senza sottovalutare l’utilità di diversificare la fonte di reddito, per meglio sopportare instabilità economiche, politiche ed ecologiche. (Fonte Great Italian food Trade)