Inchiesta Qatar e i risvolti politici che se ne possono desumere. Anzi, che si debbono assolutamente prendere in considerazione. Quello che in diretta su Radio Cusano Campus abbiamo chiesto ad Angelo Ciocca, europarlamentare della Lega, coordinatore del Comitato
del Nord, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” .
Inchiesta Qatar, la versione di Angelo Ciocca (Lega)
L’Europarlamentare della Lega, ora coordinatore del Comitato per il Nord di Umberto Bossi, ha dato la sua versione e visione dei fatti sull’inchiesta Qatar: “C’è grande rabbia, qualcuno dovrebbe provare grande vergogna. Se uno dovesse soffermarsi a sentire alcuni interventi in aula o a leggere le conclusioni di alcuni dossier, o il parlamentare è impazzito oppure è condizionato. Oggi l’attività dell’Europarlamento è fortemente condizionata non dagli elettori, ma da interessi economici. Esce oggi lo scandalo sul Qatar, se si dovesse scavare se ne troverebbero altri”.
La difesa del made in Italy dalla pressione delle lobby
Ciocca nel corso dell’intervista ha anche sottolineato come le pressioni economiche vadano a ledere alcuni settori produttivi del nostro paese, ribadendo il ruolo della Lega in difesa soprattutto del comparto agricolo dove il partito, secondo l’europarlamentare “difende il made in Italy quando si parla di agricoltura. Qualche altro parlamentare italiano preferisce votare per gli insetti, la carne sintetica o il pesce sintetico. Non ho trovato nessun elettore che mi ha detto di investire sugli scarafaggi o sulle cavallette asiatiche, per questo credo che si tratti di interessi economici”.
Lobbisti in parlamento e inchiesta Qatar
Non è sicuramente paragonabile e non ha nulla a che fare con il ruolo dei lobbisti il cd Qatar gate, ma Ciocca prende lo spunto sulle influenze esercitate nei confronti delle persone finite sotto inchiesta, per denunciare una situazione che vede “l’Europarlamento ha codificato l’attività del lobbista. Il problema è che qualcuno si può permettere il lobbista, qualcun altro più piccolo invece no. Il lobbista del cittadino è l’eletto. Noi siamo eletti per fare i lobbisti del cittadino. Molte volte i lobbisti delle multinazionali hanno il sopravvento sui lobbisti dei cittadini. Il contatto lobbista-politico non ci dovrebbe essere. Io non capisco perché il lobbista dovrebbe incontrare il politico per condizionarlo nelle scelte”.
Il Comitato Nord
Angelo Ciocca, oltre al ruolo da tanti anni di europarlamentare, è anche il coordinatore nazionale del Comitato Nord, movimento/corrente creato da Umberto Bossi, che ha aperto un fronte di messa in discussione della linea politica di Matteo salvini, anche alla luce delle recenti delusioni elettorali : “Il Comitato Nord non è un’operazione per sfasciare la Lega. L’obiettivo di Bossi è non perdere militanza, esponenti amministrativi. Li abbiamo persi e ora dobbiamo recuperarli. Io mi auguro che il Comitato nord possa essere un collante che possa tenere all’interno della Lega tutte quelle persone che negli ultimi mesi abbiamo e stiamo perdendo“.