Non sono mancate le sorprese durante l’elezione del Presidente del Senato, primo passo del nuovo governo presumibilmente guidato da Giorgia Meloni. Tra maggioranze che sembrano già scricchiolare e voti provenienti da misteriosi esponenti dell’opposizione, c’è chi vede, come Carlo Calenda di Azione, un inizio di legislatura decisamente incerto.
Elezione Presidente del Senato, Calenda: “Viste delle scene incomprensibili”
Ignazio La Russa è stato nominato Presidente del Senato alla prima votazione dell’aula di Palazzo Madama. Tuttavia, non sono mancate le sorprese che gettano le prime ombre sull’inizio della XIX legislatura. Dopo un discorso di alto profilo pronunciato prima della votazione dalla senatrice a vita Liliana Segre, sono iniziate le operazioni di voto, che hanno evidenziato la prima ‘anomalia’ della giornata: gli esponenti di Forza Italia non hanno risposto alla chiamata, astenendosi dal voto. L’unica eccezione è stata rappresentata da Silvio Berlusconi ed Elisabetta Casellati.
Ma la sorpresa maggiore e destinata a far discutere ancora per molto, sarebbe arrivata al momento dello scrutinio. La Russa viene, infatti eletto al primo scrutinio con la maggioranza di 116 voti, ma a farlo eleggere sono stati i voti di almeno 17 senatori dell’opposizione, che inizia quindi la caccia ai ‘traditori’ che avrebbero favorito l’elezione dell’esponente di Fratelli d’Italia.
Una serie di fatti che, secondo l’opinione di Carlo Calenda, leader di Azione, raggiunto da Aurora Vena di Cusano Italia Tv nei corridoi di Palazzo Madama, indica una maggioranza già spaccata.
“Il centrodestra è spaccato. Dopo il bellissimo discorso della Presidente Segre, abbiamo visto delle scene incomprensibili: Forza Italia che non vota ad eccezione di Berlusconi che, però, insulta di fronte a tutti lo stesso La Russa, candidato presidente della destra. Se le cose iniziano così, non vanno lontano”.
Il ruolo dell’opposizione già iniziato
Andando oltre l’elezione del Presidente del Senato, Calenda ha anche parlato del ruolo dell’opposizione e dell’attività che Azione si ripromette di portare avanti, mettendo in evidenza che il lavoro è già cominciato, con una proposta per intervenire sul tetto alle bollette.
“Come opposizione abbiamo già iniziato. Abbiamo fatto una proposta per porre un tetto alle bollette, per dimezzare il costo del gas e dell’energia elettrica con tutte le coperture finanziarie. L’abbiamo mandata alla maggioranza e agli altri partiti di opposizione e aspettiamo delle risposte nel merito“.