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Durigon e i laureati, per De Magistris “approccio sbagliato”



Durigon e i laureati, per De Magistris “approccio sbagliato”

Durigon e i laureati, per De Magistris “approccio sbagliato”. Inevitabile lo scoppio delle polemiche, dopo che il Sottosegretario al lavoro Claudio Durigon, parlando del reddito di cittadinanza e nello specifico sull’offerta congrua prevista nel nuovo provvedimento, ieri aveva affermato che “un laureato può accettare un lavoro da cameriere.”

Durigon e i laureati, per De Magistris “approccio sbagliato”

Radio Cusano Campus ha ospitato l’ex magistrato e ora portavoce di Unione Popolare, Luigi De Magistris, che da uomo del sud e leader di sinistra ha definito le parole del sottosegretario leghista ” sprezzanti e l’affermazione è  deplorevole dal punto di vista politico. In un Paese normale un politico dovrebbe dire che il rdc serve a persone che stanno in estrema difficoltà e un governo dovrebbe creare lavoro per un laureato così come per uno che ha la licenza media. Questa affermazione dà proprio l’idea dell’opulenza di certe persone che vivono nell’agio e non conoscono le difficoltà delle persone, non sanno che ci sono già tanti laureati che fanno i camerieri. Quello che è deficiente da un punto di vista politico è che sulle politiche per il lavoro si è fatto molto poco in questi anni”.

La corsa di natale della manovra

Voto di fiducia sulla manovra, ma soprattutto il tema dell’efficacia della stessa. Il Ministro dell’agricoltura Lollobrigida oggi ha commentato che e ci fossero stati più soldi, la manovra sarebbe stata diversa. Luigi De Magistris commenta così: “Che ci siano pochi soldi è un fatto risaputo. Però stamattina leggiamo che il G7 ha speso altri miliardi di euro per la guerra in Ucraina. Bisogna capire quali sono le priorità. Io credo che in questo momento le priorità dovrebbero essere la giustizia ambientale, sociale ed economica. I diritti costituzionali non possono essere calpestati. I governi si nascondono dietro ai vincoli quando conviene, quando poi arrivano gli ordini dall’alto dagli Usa sulle armi i soldi poi escono. Sulla guerra, che ci sia un aggressore e un aggredito è evidente. Poi c’è un discorso da fare per capire quale può essere la modalità più rapida e meno rischiosa per arrivare alla pace”.

Durigon, i laureati e le intercettazioni

 

A un magistrato importante come lo è stato De Magistris, non è possibile evitare la domanda sulle intercettazioni, sulle quali il Ministro delle giustizia Nordio, intende andare fino in fondo, soprattutto sulla questione della pubblicazione delle stesse. L’ex sindaco di Napoli a Radio Cusano ci ha spiegato che dal suo punto di vista “c’è già una normativa molto limitativa della possibilità di divulgare le intercettazioni. Oggi in concreto il progetto che mette in campo il governo è una forte riduzione di questo mezzo di ricerca della prova per quanto riguarda i reati di corruzione e contro la pubblica amministrazione. Sono molto intrecciate corruzione e mafia. Non di rado la corruzione di un pubblico amministratore è la chiave di apertura per entrare in un’associazione mafiose. E’ poi anche vero che troppe volte sui giornali sono arrivate le intercettazioni di contenuto privato che non hanno nulla a che vedere con il processo penale e questo è deplorevole”.

L’Utopica unità a sinistra

Una campagna elettorale quella del Pd e della sinistra abbastanza fallimentare, parcellizzazione dei partiti a sinistra, nessuna alleanza con i 5 stelle. Ora la resa dei conti nel Pd con il congresso alle porte, ma l’unità della sinistra non è all’orizzonte e questo l’ex magistrato lo sa. De Magistris parte con la sua analisi dal suo movimento, e afferma ai microfoni di Radio Cusano Campus che “noi siamo nati adesso e siamo nati come unione popolare con la missione di ricostruire una sinistra che non c’è. Il Pd non è ormai  da anni un partito di sinistra. Proviamo a costruire un’alternativa”.