All’interno di ‘Italia Città Aperta‘, su Cusano Italia Tv, si è parlato del problema legato all’energia e alla malasanità nel Lazio. E’ finita la campagna elettorale per il Governo e inizia subito quella la Regione Lazio: i cittadini del lazio da oltre 5 anni sono privi di un Presidente perché purtroppo Zingaretti nel secondo mandato, anche se non è incompatibile dal punto di vista giuridico, si è dedicato ad altro come svolgere un doppio ruolo di candidato al parlamento e amministratore della Regione Lazio. La Sanità è stata affrontata soltanto da un punto di vista algebrico per uscire dal Commissariamento. Nessuno ha pensato che dietro quei numeri ci sono dei pazienti, delle persone che hanno bisogno di cure.
E’ impensabile fare dei tagli dei posti letti, questo comporta la scelta, da parte dei cittadini, di altre strutture in altre Regioni. Non a caso siamo la seconda regione d’Italia con mobilità passiva. La Sanità deve riacquisire il ruolo centrale e primario garantito anche dalla Costituzione” Sulla questione di Zingaretti, Aurigemma ha aggiunto: “Zingaretti a 30 giorni di tempo per rimuovere la sua incompatibilità che scade il 10 novembre. Dal 25 settembre continuo a ripetere che dobbiamo mantenere questo clima e organizzazione ma soprattutto questa linearità e coerenza che abbiamo avuto con i nostri elettori e i nostri amministratori sul territorio in riferimento ai 374 comuni della Regione” Sull’energia poi ha spiegato: “Noi della Regione Lazio siamo bloccati, mentre Draghi portava avanti una serie di iniziative per creare energie alternative, oggi nel Lazio, grazie all’Ass. del M5S Lombardi, vige una moratoria sull’installazione dei pannelli fotovoltaici. Questo penso sia un’assurdità. Paghiamo questo modo di far politica dove, per evitare di far estrazione di gas o creare energia alternativa come quella dei pannelli fotovoltaici per non rovinare il paesaggio, siamo costretti a riaprire tre centrali a carbone per ovviare alla mancanza di energia elettrica. Oggi la politica ha grandi responsabilità e si trova di fronte a un bivio, meglio fare delle scelte impopolari ora e fare opere che serviranno a produrre nel lungo periodo energia sostenibile e meno inquinante che non fare nulla per mantenere il consenso. Con i risultati lo recuperi subito”, ha concluso.