L’ipotesi che gli ex percettori del Reddito di cittadinanza si stanno riversando a richiedere lavori stagionali, dopo la morte del sussidio, è sbagliata. Ne è certo Giovanni Cafagna, presidente dell’Associazione nazionale lavoratori stagionali, che a Tag24 descrive la realtà dell’estate dove molte persone trovano lavoro per pochi mesi. Il presidente dell’Anls sostiene che a oggi non ci sono “dati che lo possano certificare” perché lo stop al Reddito è arrivato solo da pochi giorni.

Reddito di cittadinanza, Cafagna (Anls) smentisce Federconsumatori: “Non sono ex percettori”

D: Secondo le ultime notizie, Federconsumatori sostiene che la maggior parte dei lavoratori stagionali in questa estate saranno ex percettori del Reddito di cittadinanza. Giovanni Cafagna, lei è presidente dell’Associazione nazionale lavoratori stagionali. Ma è veramente così?

R: “Sì ho letto. Loro credono che sicuramente molti percettori del Reddito torneranno a chiedere lavoro stagionale. Ma è una loro supposizione. Ma non c’è nessun dato al 3 di agosto, pochi giorni dopo che è finito il Reddito di cittadinanza, che può certificare che i percettori si sono buttati in massa in Puglia, Sicilia e Campagna a cercare lavoro stagionale. Non c’è nessun dato che lo può certificare. Non può risultare, è da pochi giorni che non c’è più il reddito”.

D: Anche perché immagino bisognerebbe chiedere a ogni persona assunta se era un percettore…

R: “Sì, infatti. È abbastanza ridicolo. Neppure ci voglio entrare in questo giochino. Quando ho letto la notizia ho pensato ‘neppure tre giorni sono passati’. Sicuramente nei prossimi giorni ci saranno diversi programmi televisivi che faranno i servizi su questa cosa”.

D: Però mi chiedo, i lavoratori stagionali devono avere un minimo di formazione. Quindi queste persone, ex percettori, sarebbero dovuti essere tutti camerieri, bagnini, cuochi e così via?

R: “Le figure che stanno arrivando sono soprattutto lavapiatti e aiuto in cucina. Ma mancano soprattutto le figure professionali. Nell’articolo uscito c’è scritto tutto. Iaccarino (Costanzo, di Federalberghi Campagna, ndr), che conosco bene, non è una persona sprovveduta che si sbilancia a sostenere una cosa non vera. Non ha detto così, ha detto invece che sicuramente ad agosto ci sarà bisogno di più manodopera per cui probabilmente verrà qualcuno che non sta prendendo più il Reddito di cittadinanza. Dall’articolo sembra che a Sorrento e ad Amalfi ci sono flotte di ex percettori che provengono da Napoli a chiedere ‘per favore, dammi un lavoro anche a 2-3 euro all’ora’. Non sta succedendo. Il problema degli stagionali è tutt’altro”.

“Il settore è in crisi. Si sente meno la mancanza degli stagionali”

D: Oggi come siamo messi con i lavoratori stagionali? C’è sempre bisogno come gli anni passati?

R: “Sì, questo ormai questo è fisiologico. Finché il sussidio di disoccupazione rimarrà così, le persone non possono permettersi di costruire una vita professionale basandosi sulle stagione. Massimo si riesce a lavorare 3 mesi, poi prendi per un po’ di tempo il sussidio. E gli altri mesi come si campa? Va avanti così all’infinito. A meno che non c’è una crisi del settore del turismo come sta avvenendo. Perché se fai 2-3 stagioni dove spremi i lavoratori in una maniera disumana, la qualità dei servizi ne risente. Il turismo poi capisce che in Italia non si può venire a fare vacanza perché dice ‘mi trattano male, il servizio non è adeguato’. Quest’anno ci sono diverse zone d’Italia dove il turismo è in netto calo”.

D: Tipo?

R: “All’Isola d’Elba c’è un caldo del 10% rispetto allo scorso anno. Ma se si vedono le offerte per appartamenti, case e campeggi ci sono prezzi stracciati e ad agosto tanti posti liberi. Quest’anno c’è un vistoso calo nelle località turistiche. Se il settore non va, si risente di meno della mancanza degli stagionali perché il lavoro è di meno e non c’è bisogno di mano d’opera”.

D: In passato si è parlato molto di percettori del Reddito che cercavano lavoro ma volevano lavorare in nero. Quindi per logica, ora che non ci sono più dovrebbero fioccare tutti contratti o il problema del lavoro in nero rimane?

R: “Questo è fisiologico. Il lavoro nero in Italia ha la sua percentuale fissa. Come tutte le truffe che facciamo in Italia, ci sarà anche questo. All’Isola d’Elba questo fenomeno non esiste. Dalle persone che conosco, tutte queste persone che percepiscono il Reddito e che lavoravano in nero non li ho mai visti né sentite. Questa sensazione che hanno acclamato televisione e giornali, noi non la sentiamo. Tante dicerie e leggende, ma se andavi nel singolo caso era solo un sentito dire”.

D: Quanti stagionali servirebbero?

R: “Le aziende prima della stagione parlavano di 100-150mila. Ma mi sembra un numero esagerato. Questa mancanza di stagionali si è attenuata molto per il forte calo a maggio, giugno e luglio in molte zone d’Italia”.