Il golpe in Niger preoccupa tutto il mondo. L’Africa si dimostra ancora una volta un campo minato e, dopo il Sudan, anche il Niger sta affrontando un mutamento improvviso dello status quo che potrebbe trasformarsi in una crisi umanitaria. Tutto il mondo è con il fiato sospeso, dagli Usa all’Europa. Mentre in Italia le opposizioni chiedono al Governo di venire in Parlamento a riferire.

Nell’Unione europea sono molti i temi sul tavolo a destare preoccupazione, come l’ingerenza russa, le immigrazioni e l’uranio. Proprio l’ultimo punto sta molto a cuore alla Francia, il paese con più legami, per le sue centrali nucleari, come riporta Il Fatto quotidiano. Ursula Von Der Leye, presidente della Commissione europea, ha parlato i legami a rischio tra l’Ue e il Niger. In un tweet ha infatti scritto:

 “L’Ue e il Niger condividono profondi legami sviluppatisi nel corso di decenni. L’inaccettabile attacco al governo democraticamente eletto mette a rischio questi legami. Sostengo le decisioni dell’Ecowas e il suo ruolo attivo per un rapido ritorno al suo posto del presidente Bazoum”.

Niger, le opposizioni chiedono al governo di riferire in Parlamento

Le ultime notizie parlano di due italiani rimasti intrappolati in albergo a causa del colpo di stato. La Farnesina ha attivato i suoi canali per seguire il caso. Ma in Italia c’è fermento tra le opposizioni che chiedono al Governo di riferire sulla situazione politica in Niger.

“La situazione in Niger che ha visto un colpo di Stato e sta vivendo continue tensioni, con l’assalto di ieri all’ambasciata francese, è molto preoccupante. Per questo è urgente che il governo venga a riferire in Parlamento. È necessario comprendere quale è la situazione politica attuale e soprattutto conoscere le condizioni in cui vivono i nostri militari di stanza in quel paese, i nostri operatori della cooperazione, molto attiva in Niger, i cittadini italiani”.

Hanno affermato i senatori dem della commissione Esteri, Alessandro Alfieri e Graziano Delrio, a cui fa eco il Movimento 5 Stelle. I parlamentari Cinquestelle hanno infatti chiesto ad Antonio Tajani e a Guido Crosetto, rispettivamente ministro degli Esteri e della Difesa, di “venire subito” in Parlamento. 

“L’assalto di ieri contro l’ambasciata francese di Niamey al grido di ‘Via le basi straniere’ e il divieto di rientro nel Paese della nostra ambasciatrice Emilia Gatto sono segnali preoccupanti. La Farnesina e la Difesa stanno approntando piani di evacuazione per i nostri connazionali se la situazione dovesse degenerare? E quale sarà la postura del nostro contingente nell’eventualità – minacciata ieri dalla Francia e dall’Ecowas – di un intervento militare esterno per ripristinare la legalità democratica nel Paese? Chiediamo al governo di rispondere a queste domande”. 

Tajani: “La Farnesina è già all’opera”

Rapida è stata la risposta di Tajani che su Twitter ha risposto come la Farnesina sia già all’opera.

“Ho avuto colloqui telefonici con l’Alto Rappresentante Ue, Josep Borrell, e con il ministro degli Esteri francese, Catherine Colonna. Lavoriamo ad una soluzione diplomatica a tutela della democrazia. Seguiamo costantemente gli italiani in Niger”.