Per il mondo dem, da chi è passato per le sue diverse ramificazioni (dai Democratici di Sinistra all’attuale Partito Democratico), oggi 18 marzo è un giorno triste: è venuto a mancare Lino Paganelli, esponente dem che per anni si è occupato dell’organizzazione delle Feste dell’Unità.

Feste che erano un momento d’incontro e di condivisione politica e sociale fra la dirigenza dem e la sua base, particolarmente sentite in Toscana ed Emilia-Romagna. Il cordoglio coinvolge diversi esponenti come Elly Schlein, Nicola Zingaretti e Matteo Ricci: “Ci ha lasciato un grande amico e compagno“.

Chi è Lino Paganelli: l’attività politica e l’organizzazione delle Feste dell’Unità

Nato nel 1960 in provincia di Pistoia, più precisamente a Lamporecchio, ha iniziato la sua trafila politica nelle organizzazioni giovanili legate al PCI. Di indole riservata, non ha mai fatto parlato molto pubblicamente di sé o della propria famiglia.

In tanti, però, ne hanno ricordato oggi, giorno dell’annuncio della sua scomparsa, l’interesse a mettersi a disposizione della comunità e dell’area politica di sinistra. Con la scomparsa del PCI e la sua trasformazione nel PDS, Paganelli ne diventa dirigente.

Il passaggio della segreteria da Occhetto a D’Alema non esaurisce il lavoro dirigenziale di Paganelli, che comincia ad organizzare le Feste dell’Unità anche con la formazione dei Democratici di Sinistra e, infine, del Partito Democratico. Fu uno dei primi a schierarsi pubblicamente a favore di Matteo Renzi, ai tempi del ribaltone che costò il posto ad Enrico Letta.

La causa della morte di Paganelli è da ascriversi ad una lunga e complessa malattia, il cui decorso ha impegnato il tempo e l’amore della famiglia del politico dem. La sua scomparsa ha intristito molto anche gli attuali protagonisti della politica di sinistra, come la segretaria Elly Schlein:

Con Lino Paganelli se ne va un uomo pieno di passione politica, un uomo che ha amato molto il Pd e che al Pd ha dato tanto. E’ stato l’anima e l’organizzatore delle nostre Feste e non si è risparmiato mai di fronte a una sfida. A nome mio personale e di tutta la comunità dem mi unisco al dolore della sua famiglia e di tutte le persone che gli hanno voluto bene. Mancherà a tutte e tutti noi.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Stefano Vaccari, capogruppo del Partito democratico in commissione Agricoltura:

Ciao Lino. Te ne sei andato in silenzio. Amavi lavorare con competenza, passione, lungimiranza per far girare al meglio ‘la macchina’ e innovarla il più possibile. Le feste dell’Unità come baluardo del nostro rapporto con i militanti, i cittadini, i territori. Insieme abbiamo dovuto cambiare le modalità organizzative delle Feste durante e dopo il Covid per non farle mancare mai come occasione di incontro e scambio. Mi mancherà la tua presenza certa e rassicurante, per gestire e cambiare il partito e la politica.

Anche l’ex premier Matteo Renzi ha in una breve nota dato il suo commiato a Paganelli:

Piangiamo Lino Paganelli, che è stato una colonna delle nostre vittorie, un amico nelle sconfitte. Che la terra ti sia lieve, caro Lino.