Taglio cuneo fiscale e IRPEF: dopo che il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026” (Legge di Bilancio 2024) è stato approvato da parte del Senato della Repubblica in data 22 dicembre 2023, il disegno di legge presentato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze (MEF), Giancarlo Giorgetti è stato approvato in via definitiva anche dalla Camera dei Deputati.

A tal proposito, dunque, lo stesso Ministro Giorgetti ha espresso la propria soddisfazione per quanto riguarda il contenuto della Manovra relativa al prossimo anno sulla quale ha lavorato il Governo.

Come è stato comunicato anche all’interno di un apposito avviso da parte del MEF, disponibile all’interno del rispettivo sito web ufficiale del MEF, le principali misure che sono previste dalla Legge di Bilancio 2024 hanno come obiettivo principale quello di andare a fornire un sostegno a:

  • lavoratori che conseguono dei redditi medio-bassi;
  • le famiglie numerose;
  • la natalità.

Inoltre, le novità che sono state introdotte da parte del Consiglio dei Ministri hanno lo scopo anche di:

  • disciplinare il rinnovo dei contratti pubblici;
  • rifinanziare la spesa pubblica per quanto riguarda il settore della sanità;
  • potenziare quelli che sono gli investimenti pubblici e privati.

Senza perderci troppo in chiacchiere, quindi, andiamo subito a vedere insieme solamente due tra le varie misure che sono state introdotte da parte del Governo all’interno della Legge di Bilancio 2924, ovvero:

  • il taglio del cuneo fiscale;
  • la riforma dell’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche).

Taglio cuneo fiscale e IRPEF: il Governo stanzia 10 miliardi di euro per garantire un esonero contributivo ai lavoratori dipendenti che conseguono redditi pari o inferiori a 35.000 euro

Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, il Governo ha deciso di stanziare un ammontare di risorse economiche pari a 10 miliardi di euro con l’obiettivo di rinnovare il taglio del cuneo fiscale anche per quanto riguarda l’anno 2024.

Pertanto, il Consiglio dei Ministri ha deciso di introdurre in via eccezionale un esonero contributivo esclusivamente per quanto riguarda i lavoratori dipendenti che percepiscono dei compensi di importo inferiore a 2.692 euro mensili o a 1.923 euro mensili (a seconda dei casi), durante il corso del periodo compreso tra il 1º gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024.

Nello specifico, dunque, ecco qui di seguito gli importi legati al taglio del cuneo fiscale in oggetto contenuto all’interno della Legge di Bilancio 2024:

  • esonero contributivo pari al 7% dei redditi conseguiti da parte del lavoratore dipendente, nel caso in cui questi ultimi siano di ammontare pari o inferiore a 25.000 euro l’anno (1.923 euro mensili);
  • esonero contributivo pari al 6% dei redditi conseguiti da parte del lavoratore dipendente, nel caso in cui questi ultimi siano di ammontare compreso tra 25.001 euro e 35.000 euro l’anno (2.692 euro mensili).

Dal momento in cui viene concesso tale esonero contributivo, in particolare, quest’ultimo non inficerà in alcun modo sul rateo di tredicesima, nonché sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore.

La riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche: scaglioni ridotti da 4 a 3 e aumento della soglia della no tax area

Oltre al taglio del cuneo fiscale di cui abbiamo già parlato durante il corso del precedente paragrafo, un’altra misura che andrà ad influire sugli stipendi relativi all’anno 2024 è la riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF).

A tal proposito, il Governo ha deciso per l’appunto di modificare gli scaglioni IRPEF per l’anno attualmente in corso, andando a ridurre gli stessi da quattro a tre per via dell’accorpamento che è stato operato sui primi due scaglioni relativi ai redditi più bassi.

Nello specifico, il Consiglio dei Ministri, dietro proposta presentata da parte del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha eliminato la distinzione tra coloro che possiedono dei redditi pari o inferiori a 15.000 euro e coloro che possiedono dei redditi compresi tra 15.001 euro e 28.000 euro.

L’aliquota IRPEF prevista per entrambi i casi, dunque, sarà d’ora in avanti pari al 23% dei redditi conseguiti da parte del lavoratore.

Per sintetizzare e spiegare al meglio questa modifica che è stata introdotta dal Governo, ecco qui di seguito come sono stati riformulati i vari scaglioni di reddito e le varie aliquote IRPEF per l’anno 2024:

  • per quanto riguarda i redditi di importo pari o inferiore a 28.000 euro annui, l’aliquota IRPEF da applicare ai fini del calcolo dell’imposta lorda annuale è pari al 23%;
  • per quanto riguarda i redditi di importo compreso tra 28.001 euro e 50.000 euro annui, l’aliquota IRPEF da applicare ai fini del calcolo dell’imposta lorda annuale è pari al 35%;
  • per quanto riguarda i redditi di importo superiore a 50.000 euro annui, l’aliquota IRPEF da applicare ai fini del calcolo dell’imposta lorda annuale è pari al 43%.

Ecco, invece, quali erano gli scaglioni di reddito e le aliquote relative all’imposta sul reddito delle persone fisiche previsti prima della riforma in questione:

  • per quanto riguarda i redditi di importo pari o inferiore a 15.000 euro annui, l’aliquota IRPEF da applicare ai fini del calcolo dell’imposta lorda annuale è pari al 23%;
  • per quanto riguarda i redditi di importo compreso tra 15.001 euro e 28.000 euro annui, l’aliquota IRPEF da applicare ai fini del calcolo dell’imposta lorda annuale è pari al 25%;
  • per quanto riguarda i redditi di importo compreso tra 28.001 euro e 50.000 euro annui, l’aliquota IRPEF da applicare ai fini del calcolo dell’imposta lorda annuale è pari al 35%;
  • per quanto riguarda i redditi di importo superiore a 50.000 euro annui, l’aliquota IRPEF da applicare ai fini del calcolo dell’imposta lorda annuale è pari al 43%.

Infine, sempre in merito alla riforma dell’IRPEF, la Legge di Bilancio 2024 ha disposto anche l’aumento da 1.880 euro a 1.995 euro della detrazione che spetta ai lavoratori dipendenti che hanno un reddito fino a 15.000 euro, comportando così un incremento della soglia della no tax area, la quale si attesta ora a 8.500 euro come avviene già anche per i pensionati.

Per approfondire, sempre qui su TAG24 abbiamo pubblicato un altro articolo su tutte le misure previste dal Governo all’interno della Legge di Bilancio 2024.