Reddito di cittadinanza: come puoi ottenerlo per tutto l’anno? Chi percepirà il reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023? È possibile modificare la composizione del nucleo familiare al fine di ottenere il Reddito di cittadinanza? Quando verrà eliminato il Reddito di cittadinanza nel 2023? Cosa cambia per il Reddito di cittadinanza a partire dal 2024? Si avvicina l’ultima chiamata per il Reddito di cittadinanza: molte famiglie riceveranno l’ultima ricarica a luglio.

Certamente, alcuni potranno richiedere il Supporto per la formazione e lavoro e dell’Assegno di inclusione, mentre altri saranno tagliati fuori dagli aiuti. Il momento successivo al Reddito di cittadinanza potrebbe avere delle conseguenze catastrofiche per molti. Per questo motivo, cercheremo di capire chi potrà beneficiare del sussidio di Stato per tutto l’anno, inclusa la Campania e le altre regioni italiane.

Reddito di cittadinanza per tutto l’anno 2023

Saranno pochi i beneficiari del Reddito di cittadinanza che riceveranno la ricarica fino al 31 dicembre 2023, e per molti il mese di luglio potrebbe rappresentare un momento critico in cui dovranno rinunciare all’unica fonte di reddito.

Non ci sono molte soluzioni, poche le possibilità di eludere la regola stabilita nella legge di Bilancio 2023. Alla fine, la normativa tutela i nuclei familiari composti da minori, disabili e persone anziane con un’età maggiore di 60 anni.

Alla luce di questa considerazione, appare chiaro che per beneficiare del sussidio per tutto l’anno è necessario inserire uno di questi membri nello stato di famiglia.

Possiamo dire che “fatta la legge trovato l’inganno”. Infatti, la strategia per arginare la norma è stata suggerita dai requisiti previsti per il rilascio del Reddito di cittadinanza per tutto l’anno, incluso nella Regione della Campania e nelle altre regioni italiane.

D’altra parte, come spiega Money.it, nel Paese vi è un’ampia presenza di anziani, rendendo quindi fattibile l’elusione della regola. Analizziamo nel dettaglio le principali caratteristiche che permettono di ottenere il sussidio per tutto l’anno.

Chi percepirà il reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023?

Le regole contenute nella legge di Bilancio 2023 sulla riduzione delle mensilità del Reddito di cittadinanza sono valide per i beneficiari, a condizione che nel nucleo familiare non siano presenti minori, disabili e persone con un’età superiore ai 60 anni.

Queste sono le principali caratteristiche di coloro che riceveranno la ricarica del sussidio fino al 31 dicembre 2023.

È evidente che cambiare la composizione del nucleo familiare al fine di ottenere il beneficio non è semplice. Infatti, è importante ricordare che la legge punisce le modifiche effettuate con l’intento di ottenere un vantaggio, rendendole quindi irreali e potenzialmente illegali.

 È possibile modificare la composizione del nucleo familiare al fine di ottenere il Reddito di cittadinanza?

 Apparentemente, potrebbe sembrare facile inserire un membro che soddisfa i requisiti di legge nel nucleo familiare al fine di ottenere il sussidio per tutto l’anno.

Tuttavia, non tutti sanno che il primo elemento per modificare il nucleo familiare è il cambio di residenza.

Nel merito, ricordiamo che l’articolo 43, comma 2, del Codice Civile stabilisce che la residenza è il luogo di dimora abituale, e ciò non deve essere confuso con la dimora, ovvero il luogo dove si soggiorna occasionalmente.

Una parentesi dovuta, soprattutto considerando che il cambio di residenza è un atto legittimo a condizione che diventi anche il luogo di residenza abituale. Se così non fosse, si tratterebbe di una residenza fittizia creata per il solo scopo di truffare lo Stato.

Infatti, tali situazioni possono portare all’accusa di falso ideologico in atto pubblico.

Una condizione che porta all’applicazione dell’articolo 483 del Codice penale, che prevede una pena detentiva di almeno 3 mesi fino a un massimo di 2 anni. Pertanto, coloro che modificano illecitamente la residenza, oltre a rischiare una sanzione penale, possono essere accusati di indebita percezione del Reddito di cittadinanza.

Nello specifico, si riportano integralmente le disposizioni normative contenute nell’articolo 7, comma 1 del decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2019:

“Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, al fine di ottenere indebitamente il beneficio di cui all’articolo 3, rende o utilizza dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero omette informazioni dovute, è punito con la reclusione da due a sei anni”

 Quando verrà eliminato il Reddito di cittadinanza nel 2023?

Il governo Meloni ha avviato le prime modifiche del Reddito di cittadinanza nella legge di Bilancio 2023, che prevedono i primi cambiamenti sulla durata del beneficio, con alcune famiglie che cesseranno di ricevere l’aiuto già a partire dal mese di luglio 2023.

Ed è questo il motivo principale per cui nella Regione Campania è stata avviata una raccolta firme per l’introduzione della Misura integrativa Regionale (MIR).

D’altra parte, modificare lo stato di famiglia inserendo un membro che soddisfa i requisiti di legge, come ad esempio una persona anziana sopra i 60 anni di età, comporta l’aggiornamento del reddito certificato ISEE.

Questo potrebbe rappresentare un altro problema, poiché la variazione reddituale potrebbe portare alla perdita del Reddito di cittadinanza, ovvero alla conseguenza perdita del diritto al sussidio.

Cosa cambia dal 2024 per il Reddito di cittadinanza?

Com’è ormai noto, il Reddito di Cittadinanza sarà sostituito dall’Assegno di inclusione a partire dal 1° gennaio 2024. Tuttavia, a partire dal mese di settembre 2023, sarà istituito il Supporto per la formazione e il lavoro, un nuovo contributo mensile pari a 350 euro, finalizzato a contrastare la povertà sociale.