Il 2022 è ormai pronto a lasciare spazio al nuovo anno e per Lorenzo Musetti è tempo di analizzare la sua stagione di tennis che ha regalato enormi soddisfazioni. È questo il sunto di quanto emerge dalle parole del tennista di Carrara che si è raccontato in una lunga intervista in cui ha voluto ricordare le emozioni dell’anno appena concluso e fissare gli obiettivi del 2023.

Partendo proprio dall’analisi del suo percorso, Musetti ha dichiarato:

Ho chiuso una stagione fantastica, in cui ho raggiunto gli obbiettivi che mi ero prefisso e forse sono andato anche oltre. Ovviamente il traguardo è di fare ancora meglio, dicono di me che sono la terza punta del tennis italiano, spero nel 2023 di diventare la prima. Significherebbe aver ottenuto risultati straordinari, perchè Sinner e Berrettini sono due Top Ten e presto ci ritorneranno. Tra noi non c’è rivalità, ma innanzitutto grande rispetto. E una sana competizione, in nazionale abbiamo dimostrato di essere un grande gruppo.

Tennis, Lorenzo Musetti sogna il primo Slam

Fare ancora meglio, dunque, resta l’obiettivo per il 2023 che inevitabilmente apre a un sogno per tutti gli italiani: vincere uno Slam. Lorenzo Musetti non si nasconde e spera che prima o poi questo immenso traguardo possa arrivare, fermo restando che la strada è ancora molto lunga:

È giusto porsi gli obbiettivi più alti. Io ci spero. E adesso che mi sono adattato al veloce, so di potermela giocare ovunque. Anche in Australia.

Di certo, quest’anno Lorenzo potrà sperare in un inizio diverso da quello dello scorso anno quando aveva un po’ sofferto fino al successo ad Amburgo; adesso, i presupposti sembrano davvero ottimi per ingranare sin da subito in questo 2023:

Dovevo convivere con le aspettative e con una nuova dimensione, non è stato facile adattarmi. Essere un tennista di alto livello significa sistemare tutti i dettagli, in campo e fuori, ed è un equilibrio complicato. Però con la vittoria ad Amburgo è scattato il clic, mi sono reso conto di poter competere al livello dei più forti. Io credo di essere cresciuto tecnicamente nella seconda parte di stagione quando finalmente sono stato più equilibrato nelle scelte in campo, affidandomi al colpo più efficacie e non a quello più spettacolare. Intanto provo a guardare al lato positivo della cattiva partenza del 2022: all’inizio della stagione avrò pochi punti da difendere, cercherò di approfittarne