Una mostra controversa come l’artista che la porta in Italia: Laika, la street artist e attivista, autrice di alcune delle opere più significative contro le ingiustizie sociali. Il progetto si intitola “States Of Injustice” e trova in “ROund trip in tiME: Laika / Shepard Fairey / Keith Haring” la sua degna conclusione. I cancelli di Rosso20sette si apriranno il prossimo sabato 9 marzo alle ore 18.

Rosso20sette presenta “States Of Injustice”, l’ultimo progetto di Laika nella collettiva “ROund trip in tiME: Laika / Shepard Fairey / Keith Haring”

Dopo un tour americano, l’attivista e street artist Laika presenta il suo più ambizioso e critico progetto “States Of Injustice”, totalmente dedicato a denunciare le contraddizioni sociali e politiche di uno dei Paesi più potenti al mondo e che per generazioni ha fatto sognare a occhi aperti con i suoi miti e le infinite possibilità.

Rosso20sette arte contemporanea ospiterà la rassegna collettiva “ROund trip in tiME: Laika / Shepard Fairey / Keith Haring” in Via del Sudario 39 a Roma, dove saranno esibite le opere dei tre artisti dal 9 marzo al 13 aprile 2024, nei giorni da martedì a sabato dalle 11 alle 19.

L’esposizione è la conclusione di un lungo progetto, durato 2 mesi – ottobre e novembre 2023 – composto da una serie di poster e installazioni on the road per gli Stati Uniti. Unico obiettivo quello di mostrare in tutta la sua cruda essenza la società americana, con le sue contraddizioni e sogni.

Ma Laika non sarà l’unica protagonista della rassegna: accanto a lei le opere di altri due rinomati street artists, Shepard Fairey in arte Obey, e Keith Haring. L’evento collettivo, però, pone il focus su alcuni temi molto cari all’artista romana: razzismo, povertà, violenza e diffusione delle armi, pena di morte, stato d’emergenza nazionale per la comunità LGBT+, leggi anti-aborto, sistema sanitario privato e questione migranti.

Un viaggio di riflessione e altrettanto fisico, dato che la street artist si è spostata attraversando gli stati americani dal Texas alla California, spingendosi fino al Messico, a Tijuana, dove ha realizzato l’opera che chiude il suo itinerario. Queste le parole di Laika:

Questo progetto artistico non vuole solo stimolare la riflessione sulle ingiustizie strutturali presenti nella società americana, ma vuole anche dare voce a coloro che lottano ogni giorno per cambiare questo sistema. E l’idea di poter portare tutto questo in mostra, rendendolo quindi “eterno” in un certo senso, e di farlo al fianco di due mostri sacri dell’arte come Obey e Keith Haring, mi riempie davvero di gioia

Il vernissage, però, prevede anche la proiezione del film, del quale Laika è protagonista “Life Is (Not) A Game”, sotto la regia di Antonio Valerio Spera e prodotto da Morel Film e Salon Indien Films.