Fabrizio Bracconeri I Ragazzi della Terza C lo ha segnato col fuoco grazie al personaggio storico di Bruno Sacchi che fa, a tutti gli effetti, parte della cultura popolare italiana. Nel lontano 13 gennaio 1987 andò in onda la prima puntata e da allora la serie divenne oggetto di culto per un’intera generazione. Adesso cosa è rimasto di quell’opera ideata dai fratelli Vanzina? Lo racconta l’attore ospite del morning show condotto da Bussoletti e Arianna Caramanti tutti i giorni dalle 6 alle 9. Un intervento che è stato anche mandato in tv sul canale 122 del digitale terrestre. Ecco i passaggi più importanti dell’intervista.

Fabrizio Bracconeri I Ragazzi della Terza C, la gerarchia

Bruno Sacchi è un personaggio iconico e, anche se non è il protagonista annunciato della serie, la sua importanza un po’ la percepivo già da quei tempi. Come? Diciamo che, oggettivamente, lavoravo più degli altri. Faccio un esempio. Se i giorni di ripresa erano duecento, io ero sul set tutti e duecento i giorni. Fabio Ferrari, l’attore che interpretava Chicco Lazzaretti, ce ne stava 196 e gli altri, a scalare, un po’ di meno. Comunque, in generale, eravamo davvero un bel gruppo.”

Fabrizio Bracconeri I Ragazzi della Terza C, i rapporti di oggi

“Se ci sentiamo ancora? Ma certo. Abbiamo un gruppo WhatsApp dei Ragazzi della IIIC dove scherziamo e ridiamo tanto. Ci facciamo gli auguri, ci prendiamo in giro e scriviamo anche delle stronzate pazzesche. Chi è il più cretino? Come al solito io. Come siamo nella vita reale? Io credo di essere diverso da Bruno Sacchi, e la mia carriera in tv lo ha dimostrato. Sharon Gusberti, la mitica figlia di Zampetti, per esempio, è proprio così come ve la ricordate nel telefilm. Fabio è il mio grande amico e spero di coinvolgerlo presto in un programma tv che ho proposto a Bandecchi per il Cusano Media Group.”

Sull’esperienza di “College”

“E’ stato molto bello girarlo. Federica Moro era una ragazza dolcissima, una splendida persona. Poi c’era quest’olandese, Keith Van Hoven, che non si capiva un cazzo di quello che diceva. In una puntata c’è stato anche Zequila, che è un amico, ma millanta che ho lavorato con lui quando è il contrario. Io in “College” ero in tutti gli episodi.”

Sul Bruno sacchi

“Sarebbe possibile un Bruno Sacchi oggi? Allora era un ragazzo bullizzato, in un momento storico in cui se ne parlava poco. C’era una ragazza in treno, per esempio, che gli rubava sempre le pastarelle. Poi, però, alla fine, il carattere del personaggio usciva fuori e nessuno lo toccava più. In qualche modo, la serie insegnava ai timidi a sbocciare, anche solo per difendersi. A me, Fabrizio, invece le pastarelle non le hanno mai rubate e mai le ruberanno.”

Ecco qua il podcast dell’intera intervista di Fabrizio Bracconeri:

https://www.radiocusanocampus.it/it/fabrizio-bracconeri-speciale-ragazzi-della-iiic

Ecco una mega-compilation del personaggio di Bruno Sacchi, interpretato da Fabrizio Bracconeri, ne “I Ragazzi della Terza C”: