È riconosciuta la difficoltà di trovare una casa, sicura è la quasi impossibilità di trovare quella dei sogni. Il mercato immobiliare di Milano presenta tante insidie: caro affitti, case problematiche, vicini chiassosi. Michael e William, una coppia unita civilmente nel 2017, erano riusciti a trovare il loro focolare domestico. Ma si sono dovuti scontrare con l’omofobia del proprietario di casa che ha dento – senza troppi giri di parole – che non voleva degli inquilini omosessuali.

La notizia è stata scioccante, una sbandata. Una frase che si potrebbe sentire solo in alcuni ambienti. Eppure succede anche a Milano, la grande Milano sempre all’avanguardia.

Milano, “non affitto ai gay”: la denuncia di Michael e William

“Mia madre ha trovato l’annuncio della casa per poi fissare l’appuntamento e poter vedere così l’appartamento”, racconta Michael a Tag24 aggiungendo che la ricerca è iniziata perché il contratto della casa dove sono ora è in scadenza e la coppia aveva necessità di trovare un appartamento più comodo e grande. Così, tramite l’agenzia, riescono a trovare la casa “perfetta”. Michael va all’appuntamento con l’agente, conosce il proprietario di casa.

La visita va bene, l’impressioni sono buone. Ma i timori di dover continuare a cercare altre soluzioni rimangono e così dopo la visita Michael si ferma a parlare con l’agente immobiliare, chiedendogli se secondo lui non fosse un problema che “noi siamo una coppia composta da due uomini”. Non ci sono. Anzi l’agente chiede a Michael di inviargli una lettera di presentazione e allegare le garanzie economiche”.

Michael torna a casa e prepara tutto quanto, invia la mail spiegando che se le loro garanzie non erano sufficienti potevano “offrire come garanti anche i nostri genitori”. Questo perché Michael e William hanno una loro attività e “magari potevano pensare che fosse rischioso”.

“Non ricevo risposta. Chiamo il giorno dopo e mi viene detto che la mail è perfetta e il proprietario entusiasta. Mi fa capire che è una formalità quella di voler portare a termine l’accordo. Peraltro mi viene detto che siamo gli unici delle cinque persone che hanno visitato l’appartamento quel giorno ad aver avanzato la proposta”. Allora ci siamo, pensa la coppia. Ma i giorni passano e la risposta attesa non arriva.

“Venerdì scorso (30 giugno, ndr), l’agente dell’agenzia immobiliare chiama mia madre e le dice che i proprietari non vogliono affittare l’appartamento a noi perché siamo una coppia omosessuali. Poteva appoggiarsi su dati oggettivi come le garanzie oppure il fatto che non gli piacevo come inquilino. L’agente immobiliare è stato molto onesto a spiegarci come sono andate le cose. Mia madre mi ha chiamato in lacrime per dirmi che non andavamo bene. Per mio marito è stato assolutamente inaccettabile. Ci ha fatto sentire sbagliati“.

Il proprietario poteva effettivamente portare altre motivazioni. Ma “l’agente immobiliare ci ha portato l’esempio di come loro, i proprietari, hanno avuto in una casa due ragazze che facevano orge con le finestre aperte. Non se l’è sentita di affittare a noi. Ha quindi associato quello a una coppia omosessuale. Anche questa è una discriminazione. Pensare che le coppie omosessuali in generale siano tutte coppie promiscue, associare l’omosessualità a festini fatti in casa, lo trovo ridicolo. Non è vero e comunque non è di suo interesse. Se la casa la tieni in maniera rispettosa, ognuno può fare quello che vuole nel rispetto del vicinato e delle regole dettate dal condominio, dal comune e dall’educazione civica”.

I due si sento feriti e si stanno muovendo per capire se a livello legale si può fare qualcosa. Ma è difficile. “Questa è una discriminazione che potremmo impugnare legalmente se ci fosse qualcosa di scritto. Stiamo sentendo degli avvocati per capire come possiamo agire. Abbiamo scritto all’Arcigay, ho scritto alla ex senatrice Monica Cirinnà e vorremmo parlare con il deputato Alessandro Zan”.

Probabilmente avevano previsto tutti i tipi di ostacoli che si possono incontrare quando si cerca una casa. Non questo. Soprattutto non da “un uomo di mezza”. Michael è chiaro: “Non avrai pensato potesse essere omofobo. Mi è sembrata una persona cortese e gentile. Non mi aspettavo un risvolto del genere”.