Emanuele Fiano chi è. A Sesto San Giovanni, nella ormai ex Stalingrado d’Italia, Isabella Rauti ha vinto la sfida per il Senato al collegio uninominale dove ha ottenuto il 45,4% dei voti contro il 30.80 di Emanuele Fiano.

Emanuele Fiano, chi è

Emanuele Fiano, detto “Lele”, nasce a Milano nel 1963, terzo e ultimo figlio (dopo Enzo e Andrea) di Nedo Fiano (1925-2020), ebreo deportato ad Auschwitz e unico superstite di tutta la sua famiglia, e della moglie Rina Lattes (1930-2021). Si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1988 e nel 1989 sposa Tamara Rabà, psicologa; con lei va a vivere per un anno in Israele, in un Kibbutz al confine con il Libano, e successivamente la coppia ha 2 figli: Davide e Michael. Rientrato in Italia, insegna nei corsi di progettazione architettonica fino a conseguire il diploma di dottore di ricerca in progettazione architettonica urbana. Dopo essersi laureato si è abilitato alla professione di architetto e ha cominciato a svolgerla in forma libero-professionale. A fianco alla sua carriera lavorativa si sviluppa anche la sua attività politica e nella Comunità Ebraica di Milano: dal 1988 al 2001 è stato consigliere della comunità ebraica milanese, diventando responsabile dei programmi culturali. Dal 1998 al 2001 è presidente della comunità. Dal 2001 al 2006 è stato invece consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Nel gennaio 2021 ha pubblicato il libro Il profumo di mio padre, che racconta della sua vita di sopravvissuto della Shoah e del rapporto con il padre sopravvissuto ad Auschwitz.

Deputato

È stato un sostenitore della creazione del Giardino dei Giusti al Monte Stella a Milano. È eletto alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Lombardia 1 nella lista dell’Ulivo alle elezioni dell’aprile 2006. Attualmente aderisce al Partito Democratico ed è stato eletto all’assemblea costituente nazionale nelle primarie del 14 ottobre 2007 in una lista a sostegno di Walter Veltroni. Alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile 2008 è stato rieletto deputato con il Partito Democratico nella circoscrizione Lombardia 1. In occasione del primo congresso del Partito Democratico ha aderito alla mozione Franceschini e si è candidato per il ruolo di segretario regionale del partito in Lombardia, arrivando secondo alle primarie del 25 ottobre 2009 con il 30% circa dei consensi. Dal 2009 è Presidente del Forum Sicurezza del PD. Si è sempre impegnato nel campo del contrasto ai fenomeni di neofascismo, è favorevole all’applicazione della legge Mancino e ha proposto una petizione per impedire che formazioni di ispirazione dichiaratamente fascista possano presentarsi alle elezioni politiche[5]. Si è candidato alle elezioni primarie del Partito Democratico per la scelta dei parlamentari che si sono tenute il 29 dicembre 2012, risultando il quarto candidato più votato a Milano e provincia. Alle elezioni politiche del 2013 è rieletto nelle liste del PD alla Camera nella circoscrizione Lombardia 1. Il 16 settembre 2014 viene nominato Responsabile nazionale del PD con delega alle Riforme nella 2º Segreteria “unitaria” del segretario Matteo Renzi. È vicino alla corrente dell’ex segretario di partito Dario Franceschini, vicino ai renziani. Nel 2017 Fiano è promotore di un disegno di legge sull’apologia del fascismo.