Ape e riforma delle pensioni. Che ne pensa l’ex ministro Elsa Fornero? Per dire la sua su riforma delle pensioni e Ape la professoressa Fornero è intervenuta su Radio Cusano Campus, nel corso del format ECG. La professoressa Elsa Fornero, già ministro del lavoro e delle politiche sociali con delega alle pari opportunità nel Governo Monti, è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG; condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

 

Ape e riforma delle pensioni. Che ne pensa Elsa Fornero? In queste ore emergono nuovi dettagli sull’anticipo pensionistico. Nannicini ha detto che l’anticipo pensionistico varrà per tutti:“Mi chiedete se queste misure rischiano così generalizzate di essere troppo costose, pericolose per il nostro debito? Tutto dipende da come sono congegnate. Mi pare che molti esponenti del Governo, forse con una parziale eccezione per il Presidente, abbiano messo un po’ le mani avanti, dicendo che questo sarà fatto in misura limitata. La flessibilità pensionistica è un’ottima cosa, su questo sono d’accordo, e non la realizzai io perché all’epoca non c’erano le condizioni: Oggi invece queste condizioni ci sono, magari anche grazie alla mia riforma, ma si tratta di non esagerare. Si può concedere flessibilità, ma è chiaro che quello che non viene pagato dal futuro pensionato, e cioè da chi aderisce a questa Ape, o lo paga il pensionando o lo paga la collettività. Che paghi la collettività per alcune categorie più deboli mi pare corretto, che lo paghi invece per categorie di lavoratori non occupati in lavori usuranti e che hanno una buona pensione mi sembra un altro discorso. Quindi dipende da dove si stabilisce il confine tra quanto è pagato dalla collettività e quanto è pagato dal singolo”.

 

Ape e riforma delle pensioni. Il parere di Elsa Fornero sulla necessità di una nuova riforma pensionistica: “Il Governo, forse grazie alla mia riforma, sta facendo anche una operazione di consenso. Non c’è niente di male, se si governa, a cercare consenso. Siccome il Governo Renzi l’ha fatto settorialmente e parzialmente, la categoria dei pensionati finora non aveva beneficiato di nulla, salvo la quattordicesima. Mi pare stiano molto attenti a non dire la cosa che invece dovrebbe essere evidente a tutti quelli che vogliono vedere le cose. La riforma viene mantenuta, si fanno alcuni aggiustamenti per una platea non piccola, dicendo questi aggiustamenti però ve li pagate, sono a carico vostro, non della collettività e delle generazioni future. La riforma Fornero non viene rivoluzionata né superata, questo è onesto riconoscerlo. Anche perché oggi molte persone hanno già digerito questa riforma e quindi il Governo sa bene che rimettere in discussione l’età di pensionamento è preoccupante, perché siamo sempre un paese fortemente indebitato, con una spesa pensionistica molto alta. Tornare sulla vecchia logica dello spendere per mandare in pensione un po’ prima è inopportuno. Non siamo in condizioni finanziarie per essere generosi come in passato”.

 

Ape e riforma delle pensioni: il parere dell’ex ministro Elsa Fornero sulla questione legata alla sostenibilità e all’equità: “Non è più un problema di sostenibilità finanziaria, grazie alle riforme che sono state fatte, ultima la mia. E’ un problema di equità. Io avevo fortemente inasprito il contributo di solidarietà per le pensioni alte, non sono dell’idea che si possa ricalcolare la pensione di quanti oggi già sono in pensione su basi contributive. C’è anche un problema di praticità, in molti casi questi dati non li abbiamo e poi bisognerebbe mettere in chiara evidenza che molte pensioni povere sono state pagate con contributi che sono insufficienti a pagare quelle pensioni e questo vorrebbe anche dire umiliare le persone”.

 

Ape e riforma delle pensioni. Il parere di Elsa Fornero sull’importanza della forza lavoro degli immigrati per pagare le pensioni: “Gli immigrati che lavorano regolarmente pagano contributi nel nostro Paese, spesso si fermano abbastanza poco in modo da non maturare tutto quanto serve per la pensione, magari tornano al loro paese e spesso non recuperano i contributi. Anche al di là di questo, per il modo in cui il nostro sistema è fatto, abbiamo bisogno di entrate contributive anno dopo anno. Più gente c’è che lavora e paga i contributi e meglio sta il sistema. In questo senso gli immigrati contribuiscono e avremmo bisogno che contribuiscano di più anche i giovani. Il problema cruciale, sia per la sostenibilità che per l’equità, è fare in modo che la gente abbia un lavoro dignitoso”.

 

Ape e riforma pensioni a parte, ecco cosa pensa Elsa Fornero sulle Olimpiadi: “Quando noi eravamo al Governo, fummo tutti unanimi nel dire che non aveva senso chiedere sacrifici agli italiani e poi dirgli che avremmo speso miliardi per organizzare le Olimpiadi. I giochi che hanno avuto un rendimento positivo, nella storia, sono pochissime. Si parte sempre da buone intenzioni e poi si finisce con l’avere conti disastrosi. In quelle circostanze sarebbe stato offensivo per gli italiani dirgli che eravamo in un momento difficile, che loro dovevano contribuire con i loro sacrifici e che noi intanto avremmo fatto le Olimpiadi. Oggi sicuramente è cambiato il clima, sicuramente la situazione finanziaria è un po’ migliorata e quindi se ne può parlare. Diciamo che sulla base di storie conosciute motivi di scetticismo sulle Olimpiadi ce ne sono ancora tante. Bisognerebbe tenere bene a mente che c’è il rischio di trovarsi con i conti in rosso. Senza parlare del capitolo corruzione, altro tasto particolarmente dolente”.