Concerto Giusy Ferreri Quartu Sant’Elena: la cantante siciliana si è esibita nella piazza del grande comune sardo situato all’interno della provincia di Cagliari, in occasione dei festeggiamenti per Sant’Elena imperatrice.

Martedì 13, come di consueto, è stata svolta la processione solenne con la statua della Santa, mentre nella serata di mercoledì 14 settembre, invece, si è tenuto il concerto della cantante siciliana in piazza Sant’Elena a Quartu.

La serata è stata un grande successo: è iniziata a partire dalle ore 20:30 ed è terminata poco dopo la mezzanotte, con la partecipazione di più di 10.000 persone provenienti da ogni parte dell’Isola per assistere al concerto di Giusy Ferreri.

Quest’ultimo è stato l’evento clou tra tutte le celebrazioni che sono state organizzato dal Comitato presieduto da Nicola Sanna, con la direzione tecnica di Applausi Spettacoli di Oristano.

Il concerto in sé è durato all’incirca due ore, ma dopo essersi esibita Giusy Ferreri si è concessa completamente al suo pubblico, rimanendo per più di un’ora a firmare autografi e a fare foto con i suoi spettatori che la acclamavano.

La scaletta del concerto di Giusy Ferreri a Quartu Sant’Elena, in occasione dei festeggiamenti per Sant’Elena imperatrice, all’interno dell’omonima piazza, è stata studiata appositamente per accontentare i gusti musicali del pubblico che è accorso per assistere alle sue esibizioni.

Gli spettatori, infatti, erano di varie età, dai più giovani, alle famiglie con i bambini, fino ad arrivare ad un pubblico più anziano. Tutti sono rimasti entusiasti dell’evento, che è stato perfettamente riuscito.

I suoi pezzi variavano dai tormentoni estivi che ci hanno deliziato negli ultimi anni, con circa fino a 300 milioni di visualizzazioni su YouTube, alle sue canzoni più lente e poetiche, fino ad arrivare ai suoi capolavori più famosi, come “Non ti scordar mai di me”, e ai suoi singoli che sono usciti quest’anno, come il successo di Sanremo 2022 “Miele”.

L’artista ha ottenuto durante la sua carriera diversi premi e riconoscimenti per i suoi brani: ha conquistato, infatti, un disco di diamante e ben 18 dischi di platino.

Giusy Ferreri in concerto a piazza Sant’Elena a Quartu: le parole del sindaco Graziano Milia

Ecco quali sono state le parole che sono state scritte all’interno di un post che è stato pubblicato sui social network dal sindaco di Quartu Sant’Elena, Graziano Milia, in merito agli eventi che hanno contribuito e che stanno contribuendo al successo in occasione dei festeggiamenti per Sant’Elena imperatrice:

Strade addobbate a festa con bandierine, palme e fiori, sull’asfalto un letto di petali di rose e tanta gente, moltissimi cittadini che, dopo due anni di attesa causa pandemia, hanno mostrato il proprio desiderio di accogliere la Patrona.

È stata una giornata importante per la nostra città; finalmente abbiamo riaccolto Sant’Elena in processione, percorrendo i quartieri del centro storico in questa fase storica così importante.

Quest’anno è finalmente possibile vivere in presenza tutte le celebrazioni previste, recuperando lo spirito e l’entusiasmo che notoriamente la festa di Sant’Elena porta con sé.

Ripartiamo da noi, dalle nostre tradizioni e dalla nostra comunità, con quel profondo senso di appartenenza che ci contraddistingue e che deve unirci gli uni con gli altri senza lasciare indietro nessuno, da qualsiasi situazione di difficoltà e da qualsiasi emergenza umanitaria provenga.

Le celebrazioni per la nostra Patrona sono appunto il momento nel quale la città si ritrova, si ricuce, si ricompatta. Vorrei pertanto ringraziare il neo Cardinale Arrigo Miglio che ha voluto presenziare non solo alla Santa Messa ma anche alla processione, attraversando con noi tutta Quartu. È un fatto che la dice lunga sulle sensibilità che spesso troviamo e scopriamo nei confronti della nostra comunità.

Oggi prosegue la giornata di festa, con l’inaugurazione, all’Ex Convento dei Cappuccini, della mostra dedicata ad Anna Castellino, ideatrice ed iniziale curatrice prima che purtroppo ci lasciasse.

Un’esposizione con documenti d’archivio che narrano le vicende scolastiche di tanti anni fa, di come scrivevano le bambine e i bambini alla metà del secolo scorso. Uno di quei ritagli di storia che danno un senso alla vita quotidiana”.