Sempre meno scene di sesso nei film pensati per il cinema. Sono molti i giornalisti di settore che segnalano questa tendenza. Fra i primi alcuni critici della BBC, del Guardian o del Washington Post secondo cui le “scene di sesso nei film sono ormai dimenticate.” Di questo ne ha parlato anche la sessuologa Rosamaria Spina intervenendo questa mattina nel programma “Genetica Oggi”, condotto da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus, riguardo il rapporto fra il cinema e la rappresentazione del sesso.

Cinema e sesso, il commento della sessuologa Spina

giornata internazionale violenza sulle donne 2021“E’ in atto un nuovo puritanesimo nel cinema – ha detto la Dott.ssa Spina –  abbiamo al massimo un bacio, tutto il mentre non si vede su schermo e poi vediamo solo il dopo. La pandemia non ha aiutato visto che gli attori tolgono la mascherina solo per recitare, figuriamoci poi se devono girare una scena hot.”

“Il #metoo ha portato un atteggiamento fin troppo attento visto che non si possono più presentare certe cose perché rischiano di essere attenzionate sotto una lente negativa. In generale abbiamo proprio un rapporto di censura con il corpo e con il nudo.”

“Molti film sono destinati ai minori ma questo nel passato non è mai stato un problema, c’è bisogno di proteggere lo sguardo innocente dei minori? Io non credo, è solamente censura. Viene lasciato tutto all’immaginazione e questo da solo non basta. L’inversione di tendenza rischia di essere pericolosa.”

“Il seno nudo di Jamie Lee Curtis che si vede in un classico di Natale come ‘Una poltrona per due’ oggi non lo si girerebbe nonostante le generazioni moderne siano più libere e tranquille nei confronti della nudità. Il concetto di fondo è a mio avviso sempre quello della censura.”

“Tutto questo modifica anche il rapporto con il nostro corpo e con le nostre forme. L’eccitazione passa anche da un corpo che ha una sua carnalità, non c’è solo la mente. Rischiamo di ritrovarci con il nostro partner a letto e negare la carnalità fatta di genitali, glutei e seni. Questa rappresentazione dovrebbe invece restare anche a livello cinematografico.”

ASCOLTA QUI L’INTERVISTA COMPLETA ALLA DOTT.SSA ROSAMARIA SPINA