Il sociologo Domenico De Masi è morto oggi 9 settembre 2023 a causa di una malattia. Ecco tutti i dettagli sulla causa della morte, la malattia, la vita privata e la biografia del sociologo.

Domenico De Masi: causa morte, malattia

Domenico De Masi è morto oggi 9 settembre 2023 a causa di una malattia. Il sociologo aveva compiuto 85 anni. De Masi era professore emerito di Sociologia del lavoro presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” di Roma.

Oggi è scomparso a causa di una improvvisa e micidiale malattia. La malattia non ha lasciato scampo al professore. A dare la notizia della morte è stato il Fatto Quotidiano, giornale con cui collaborava da tempo.

Vita privata del sociologo Domenico De Masi

Domenico de Masi, nato il 1 febbraio 1938, è scomparso oggi 9 settembre 2023. Ci sono poche notizie sulla vita privata del professore emerito di Sociologia del diritto dell’Università la Sapienza di Roma. Si è sposato due volte: prima con Franca Giambelluca, poi con Susi del Santo con cui ha vissuto fino al momento della sua morte. De Masi lascia due figlie, Mara e Barbara, e quattro nipoti: Irene, Edoardo, Iacopo e Arianna.

L’orientamento politico e la biografia del sociologo

De Masi è stato uno dei sociologi più noti del nostro tempo. Era professore emerito di Sociologia del diritto e preside della facoltà di Scienze della comunicazione presso l’Università la Sapienza di Roma. In gioventù aveva frequentato il liceo classico a Caserta per poi proseguire gli studi all’università di Perugia, laureandosi in Giurisprudenza con una tesi in Storia del diritto. La specializzazione arrivò a Parigi, in Sociologia del lavoro, aprendo la strada alla sua vocazione più grande.

Fondatore della S3.Studium e Past Presidente AIF De Masi, De Masi ha continuato però sempre il suo lavoro nel mondo accademico, insegnando a tantissimi studenti, ininterrottamente dal 1961 in poi. Era partito da assistente, per arrivare poi ad essere professore ordinario e preside.

Domenico De Masi ha lasciato un segno nella società moderna occupandosi di sociologia del lavoro, studiando la società postindustriale e di recente anche il fenomeno del lavoro agile (oggi noto come smart working), pubblicando inoltre decine di libri per case editrici come Einaudi, Rizzoli e Marsilio.Ha elaborato un suo paradigma sociologico partendo dal pensiero dei grandi maestri del pensiero filosofico come Tocqueville, Marx, Taylor, Bell, Gorz, Touraine, Heller e la Scuola di Francoforte

In vista delle elezioni politiche del 25 settembre dello scorso anno, c’erano stati dei rumors sulla possibile candidature di De Masi in politica con il Movimento Cinque Stelle, prontamente smentite dal professore che si era espresso dicendo: “Lord Acton diceva che le tre cose più belle della vita sono viaggiare in Italia con la persona amata, cenare in sei con gli amici, scrivere un libro. Io ho la fortuna di fare tutte e tre queste cose e non vi rinuncerei per nient’altro al mondo”.

Per lavoro ha visitato l’Italia in lungo e in largo, spostandosi poi oltreoceano, arrivando in Brasile, dove di recente ha vissuto la seconda parte della sua vita. De Masi diventa una figura di riferimento per il Partito dei lavoratori e per Lula. Ha organizzato conferenze riguardo il mondo del lavoro in tutto il Brasile. Lì i suoi libri sono stati tradotti e hanno riscosso un grande successo, tanto da fargli ottenere la cittadinanza onoraria di Rio de Janeiro.

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