Davide Puente, blogger e debunker, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, riguardo la proposta di legge presentata da Italia Viva sulla carta di identità per aprire un profilo sui social.

“Per citare Fantozzi è una c… pazzesca! –ha affermato Puente- Se noi vogliamo trovare l’identità di uno che ci ha insultato su un social dobbiamo andare a chiederlo a quel social. E non posso chiedere questi dati bussando alla porta di Twitter o di Facebook, la polizia postale deve fare richiesta e non è detto che il social ti dia quei dati. Prima di fare queste proposte di legge bisogna risolvere le questioni burocratiche delle rogatorie, facendo accordi internazionali. Altrimenti stai soltanto dando un altro dato sensibile ai colossi del web. Rischiamo anche di creare un precedente pericoloso. Se noi fossimo in un Paese dittatoriale, dove ad esempio essere omosessuali è reato, a questo punto non potresti neanche esprimere le tue opinioni che verresti subito individuato e punito. Prima di tutto bisogna fare un lavoro a livello culturale. Poi è chiaro che ci sono già delle leggi che puniscono questi reati, ma bisogna prima risolvere tutte le questioni burocratiche e se ci si riuscirà il documento d’identità non servirà. Bisogna anche dare più risorse alla polizia postale e alla giustizia per perseguire questi reati”.