Elezioni Europee 2024, si va sempre più avanti anche se il segretario nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi non nasconde la sua amarezza e la sua delusione su quanto sta accadendo attorno alla sua persona e al suo partito da un po’ di tempo. Qualcuno si muove nell’ombra per cercare di oscurare e di impedire ad Alternativa Popolare di partecipare alle prossime Elezioni Europee dell’8 e del 9 giugno. E lo sta facendo in modo subdolo e poco corretto, dal punto di vista politico e morale.

Elezioni Europee 2024, Bandecchi: “Vogliono cambiare in corsa le regole per partecipare alle elezioni…”

Il segretario nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi partecipa alla trasmissione “La Zanzara”, con i due giornalisti Cruciani e Parenzo, e l’uomo di riferimento di Alternativa Popolare, prima scherza e fa battute sull’essere chiamato leader, che non gli piace così tanto e chiosa scherzando con un “preferisco condottiero“, ma poi il tema di fa serio e il segretario nazionale Stefano Bandecchi mette le cose in chiaro e puntualizza: “Devo dire che la democrazia in Italia fa davvero schifo, sono giorni, ad esempio, che Forza Italia dice e fa scrivere che loro e Noi Moderati di Lupi fanno parte e sono iscritti al PPE, ma Noi Moderati all’interno del Partito Popolare Europeo sono zero carbonella, non sono nulla, nel senso che nemmeno fanno parte del PPE, al contrario Alternativa Popolare, non solo ne fa parte ed è iscritta dal 2014, ma all’ultimo congresso del 6 e 7 marzo ha partecipato al voto per la candidatura della von der Leyen, ma di cosa parliamo…?

Ma il segretario nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi va oltre e cerca di spiegare cosa sta accadendo, con Cruciani e Parenzo che prova il pressing, ma il Sindaco di Terni sottolinea: “Cosa succede? In sostanza il PPE su sensibilizzazione italiana ha risposto che per avere il nome di Bandecchi all’interno del simbolo di Alternativa Popolare bisogna passare per il comitato etico del PPE. Praticamente, il nome mio non ci può stare scritto, questo è quello che contestano, il nome di Berlusconi c’è stato per anni e qualche cavoletto credo che ce l’abbia avuto anche lui. Quello che mi amareggia è che a decidere sul mio nome siano persone che di solito decidono su chi fa le guerre, chi ha sbattuto fuori Orban e su chi è razzista. Credo che sia ridicolo, forse in Italia qualche partito politico considera troppo forte il mio mediocre partito“.

Lo ribadisco, la democrazia in Italia fa schifo sicuro – ammonisce e sottolinea Stefano Bandecchi -, altrimenti non ci sarebbe quello che è evidente, ossia una legge nuova che entrerà in vigore tra 15 giorni che cambia le regole per partecipare alle prossime Elezioni Europee e che, guarda caso, potrebbe lasciare fuori Alternativa Popolare nel caso in cui il PPE si rimangiasse ciò che ha scritto nel 2019 (ovvero che partiti come Alternativa Popolare potevano e possono partecipare con il simbolo del PPE se iscritti ndr)”.

Una guerra e i colpi bassi sono tanti, ma la politica è anche questo e uno come il segretario nazionale Stefano Bandecchi non ha certo timore di misurarsi, a maggior ragione quando la legge è dalla sua parte. Non solo. Alternativa Popolare cinque anni fa partecipò senza problemi alle Elezioni Europee, anche perché il segretario e presidente del PPE alla precedenti elezioni autorizzarono senza alcun problema l’utilizzò del logo e il riferimento al PPE all’interno del simbolo del partito. Cinque anni fa sì, ora no, cosa è cambiato? Niente. E il fatto che l’attuale segretario nazionale Stefano Bandecchi non ci fosse, vuole dire poco o nulla. Anzi proprio nulla.