Il manager Chicco Testa, presidente di Fise Assoambiente, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulla crisi del Pd. “Quello che mi stupisce è che il Pd non parli mai di crescita economica, che è il problema principale del nostro Paese –ha affermato Testa-. Tutta l’attenzione invece è concentrata su come spendere i quattrini. Il Pd sembra diventato il partito della spesa pubblica. In questo modo però contribuisci al declino dell’Italia anziché cercare di invertirlo, ti tagli fuori da parti importanti del Paese che cercano di costruire ricchezza, e diventi un partito incistato con lo Stato e la spesa pubblica. Anche dagli altri partiti sento dire: bisogna dare soldi a questa categoria oltre che all’altra, bisogna prorogare blocco licenziamenti, bisogna dare la cig, tutte cose giuste, ma sono tutte questioni di spesa pubblica. Un progetto su come tornare a far crescere l’Italia non lo sento, è come se la borsa della spesa pubblica è finita. Io credo che fra qualche anno ci ritroveremo con un gigantesco peso del debito pubblico e con un fardello lasciato addosso alle nuove generazioni quasi insopportabile. Il Pd deve ridisegnare la sua funzione nell’ambito dello scenario politico italiano, qualcuno ha definito il Pd come partito necessario, ma secondo me è una definizione negativa. Ha bisogno di definire la sua funzione. Corriamo il rischio che tra smart working, cassa integrazione, reddito di cittadinanza diventiamo un Paese di sussidiati, per questo mi stupisce che non ci sia un dibattito su come creare lavoro”.

Sul governo Draghi. “Il governo Draghi ha cambiato lo scenario politico dalla sera alla mattina, ci siamo svegliati con una persona molto autorevole a capo del governo, con la Lega che è diventata europeista, con il M5S spaccato. Il governo Draghi dovrà mostrare discontinuità su due temi: il piano delle vaccinazioni che deve essere accelerato e il Recovery, nella capacità di mettere a punto un progetto che funzioni con riforme che ci consentano di spenderli quei soldi. Non è facile spendere tutti quei soldi in 4 anni, soprattutto con la burocrazia italiana. Servono riforme di sistema che ci consentano di spenderli rapidamente, sul modello Ponte di Genova”.

Sulla transizione ecologica. “L’istituzione del Ministero della transizione ecologica accoglie una richiesta che da tempo veniva fatta di coordinare le politiche dei vari ministeri in temi ambientali. L’Europa ha fatto della transizione ecologica un punto importante del suo futuro quindi è una mossa giusta. Ho una grande stima di Cingolani, mi auguro che riesca a far transitare la sostenibilità, di cui tutti si riempiono la bocca, in fatti e politiche concrete”.

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