“Noi prepariamo cani di allerta diabete, ovvero dei cani che attraverso l’olfatto riescono a sentire l’arrivo della crisi diabetica, i così detti cani molecolari.” Che ruolo svolgono questi animali? Ce lo spiega Antonella Rufo, educatrice e addestratrice cinofila, impegnata nel Progetto Serena Onlus che si occupa della formazione e dell’educazione di questi particolari cani, lavorando a fianco di molti ospedali su tutto il territorio nazionale. “Loro aiutano anche i ricercatori nel trovare le persone rimaste sotto le macerie o sotto la neve dopo le valanghe ma in questo caso sono specializzati nei casi di diabete: è un lavoro di tipo olfattivo, ci segnalano una crisi già in corso ma sono anche in grado di prevenire lo sviluppo del diabete, ovviamente non è sostituito ad alcuna terapia ma si possono usare come prevenzione. Noi non consegniamo cani addestrati, bensì lavoriamo a stretto contatto con la persona stessa da quando il cane è cucciolo in modo da stabilire un’importante alchimia basandoci anche sulla relazione tra cane e amico umano. I cani hanno tutti quanti un potenziale olfattivo enorme, questo va ricordato e a volte vanno solo aiutati nello sviluppo quindi sono tutti adatti a svolgere questo compito ma non ci sono invece cani adatti ad alcune persone. Cani troppo iperattivi, ad esempio, non sono adatti per persone sedentarie o anziane e viceversa. Noi iniziamo a fare questa preparazione nei primi sei mesi di vita e dura due anni: si parte da un campione di saliva che il paziente affetto da diabete ci fornisce, noi glielo facciamo annusare e lo facciamo abituare a questo odore, dopo di che si passa a un lavoro di discriminazione nell’ambiente ovvero il cane ci dice dove si trova il campione nascosto all’interno di una stanza e poi si passa alla persona, cioè il cane ci dice “ok quando sento questo odore te lo dico”. Sul nostro sito e sulla nostra pagina facebook “Progetto Serena Onlus” troverete tutti gli incontri e i dettagli del nostro lavoro.”