Banche venete Villarosa. E’ una ferita aperta e non sembra che ci siano i presupposti per farla rimarginare presto. Parla di quanto “sangue” e quale sangue sia Alessio Villarosa (M5S), membro della Commissione finanze, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Su questa stortura che potrebbe essere l’ennesimo caso di soldi pubblici usati per interessi privati spiega molto bene le sue idee forti il politico e il tecnico su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.

Banche venete Villarosa e italiani. C’è un treno lungo e poco chiaro dietro a questa faccenda che potrebbe essere un salvataggio privato con i fondi dei cittadini. Non lo diciamo noi ma l’ha detto in modo chiaro Alessio Villarosa (M5S), membro della Commissione finanze. Ecco riportate qua di seguito i passaggi più importanti della sua intervista su Radio Cusano Campus:

Sul via libera del cdm al decreto per il salvataggio delle due banche venete: 

“Da 3 anni chiediamo intervento sulle due Venete –ha affermato Villarosa- Coi 17 miliardi previsti nel decreto ci si potrebbe fare il reddito di cittadinanza. Questi 17 miliardi 3 anni fa potevano essere 10 e le risorse potevano essere usate per nazionalizzare. Ma le banche non si fanno fallire perché poi andrebbero in galera gli amministratori. Questa è una liquidazione coatta con i soldi dello Stato, anzichè con i soldi dell’azienda che viene liquidata. C’è un accentramento bancario, una voglia di dare il mercato in mano a pochi attori ed è una politica che in vari Stati sta prendendo piede. E’ un decreto che aiuta solo alcuni e mette in ginocchio molti. Per Intesa è un affarone fatto con i soldi dello stato. Gli obbligazionisti prenderanno solo l’80% e ci sarà comunque una ricaduta occupazionale, le filiali saranno chiuse. Ditemi voi se questa è una buona operazione”.

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