Laura Adriani è 28 anni è la protagonista di Resta con Me, la nostra intervista video. L’attrice ex protagonista della serie tv I Cesaroni è cresciuta ed ora è pronta ad un grande ruolo da protagonista nella nuova fiction di punta di Rai 1 in onda dal prossimo 19 febbraio in prima serata. Il suo personaggio Paola Montella è una pm che si occupa di minori, oltre ad essere la moglie del personaggio interpretato da Francesco Arca (qui la nostra intervista all’attore). Noi di TAG24 abbiamo intervistato in esclusiva l’attrice parlando anche del tema della maternità centrale nello sviluppo narrativo, intanto andiamo a scoprire qualcosa di lei.

Laura Adriani età, altezza e vita privata

Laura Adriani è un’attrice classe 1994, ha quindi quasi compiuto 29 anni di età. Nel 2007 fa il suo esordio come attrice e nel 2008 partecipa a Ti lascio una canzone, ma sceglie la carriera di attrice dove raggiunge grande popolarità partecipando ai Cesaroni nel ruolo di Miriam. Da lì tante partecipazioni a fiction di successo come Che Dio Ci Aiuti, Makari, Squadra Mobile e il recente A casa tutti bene di Gabriele Muccino. Laura Adriani non dichiara molto della sua vita privata, come ci ha dichiarato nell’intervista ed è possibile seguirla sul suo profilo Instagram da quasi 48K follower.

Laura Adriani Resta con Me intervista video

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Sentimentale, senza ombra di dubbio”, ci spiega Laura Adriani quando le chiediamo se sia stata più dura preparare la sua Paola dal punto di vista professionale o del privato “Sicuramente un giudice ha una grossa responsabilità sulle spalle si è rigidi, guarda Andreotti che era una persona estremamente rigida. Io ho lavorato molto sulle rigidità di Paola all’inizio della serie. È una donna a cui sono morti presto i genitori, è piena di responsabilità e ha dovuto imparare a farcela da sola. Per questo è molto forte, anche troppo. Ho lavorato molto anche sul far lasciare le mie rigidità”, poi spiega su di lei confessando di sentirsi simile al suo personaggio “A volte vorrei essere meno forte”.

Il tocco di Monica Vullo e il lavoro con Francesco Arca

Laura Adriani spiega di non guardare molto la televisione: “Il tocco di Monica Vullo è evidente e personale, dovete dirmelo voi se questa serie ha delle differenze. Io non guardo la tv per cui non saprei cosa dire” mentre loda il collega di set Francesco Arca “Mi ha portato fuori a cena per un mese, ha fatto il gentlemen senza mai farmi pagare. Ci siamo presi per mano e siamo andati, ce l’abbiamo messa tutta e quello che succede succede. La stessa cosa che abbiamo provato venendo in Rai. Il consiglio più prezioso? Mi ha detto semplicemente Goditela”

Il lutto della perdita e la maternità

Quel lutto del bambino morto è stato il lutto del mio possibile figlio o figlia che non avrò mai. Ho lasciato andare l’ansia di dover per forza avere un figlio” spiega a proposito della perdita del figlio per il suo personaggio, mentre sulla maternità vista ancora come un obbligo per la donna agli occhi della società è molto più energica nella risposta “Lo decidiamo noi donne cos’è importante per noi, dipende solo da noi. Nessuno ci costringe a fare nulla, dobbiamo liberarci da uno stigma lasciato dai nonni, dai genitori, dai nostri padri e dalle generazioni passate. Credo che siamo pronti a cambiare e creare una nuova donna“.

La popolarità

Devo dire che non è stato difficile, non ho raggiunto una grandissima popolarità”, scherza a proposito del ruolo ne I Cesaroni con cui è diventata giovanissima un volto molto amato del piccolo schermo “Totti è popolare che non riesce a camminare per strada, spero che non avrò mai quella popolarità perché vado a ballre fino alle 4 di notte e mi riempirebbero di video. Vorrei non diventare così perché il mio privato è tremendamente importante”

Porte aperte alla seconda stagione

Laura Adriani è possibilista sulla possibilità di una seconda stagione di Resta con me come sottolinea nella nostra intervista: “Spero che nella seconda stagione venga indagato maggiormente il lavoro di Paola, un giudice dei minori. Ci sono tantissime cose da poter raccontare e i sentimenti contrastanti di chi lavora in questo settore. Non ho parlato con nessuno che fa questo lavoro perché era un ruolo marginale. Io sono laureata in psicologia e sentivo di avere già delle nozioni forti”.