Una donna abusa del figlio di un suo amico. A confessarlo è stato proprio il piccolo che, dopo essersi sentito male mentre era a scuola (probabilmente a causa di un attacco di panico) si è fatto coraggio e, grazie all’aiuto di uno psicologo, ha raccontato dei due episodi in cui sarebbe stato vittima di molestie. Le accuse, ovviamente, sono di quelle gravi e la Procura di Latina, che ha subito aperto un’inchiesta, sta cercando un riscontro concreto.

Donna abusa del figlio di un amico. Aperta un’inchiesta della procura: la vicenda

Vittima di abusi a soli nove anni. Non è certo il primo caso, ma la notizia suscita sempre molto sdegno. Protagonista della vicenda un bambino di nove anni di Latina solo che l’orco, stavolta, sarebbe una donna, amica di famiglia, che non si è fatta alcuno scrupolo approfittando di alcune circostanze che la vedevano sola con il piccolo ed è ora accusata di abusi sessuali sul figlio di un amico. La donna, anche lei residente a Latina, è attualmente indagata a piede libero nell’ambito di una inchiesta condotta dal Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza, nata a seguito della denuncia presentata dai genitori del piccolo. Al vaglio delle autorità ci sarebbero due episodi, entrambi avvenuti lo scorso anno. I contorni della terribile vicenda sono ancora tutti da accertare e definire ma, stando al racconto trasmesso dal bambino, appaiono drammatici. Il piccolo, un giorno che era a scuola, all’improvviso si è sentito male, probabilmente per lo stress accumulato e perchè non aveva raccontato a nessuno quello che era avvenuto. Evidentemente non ha retto più e alla fine è psicologicamente crollato sotto un peso troppo opprimente. Da qui la confessione ai genitori che hanno subito sporto denuncia. In due circostanze, quando il bambino e la donna sarebbero rimasti soli, quest’ultima ha approfittato di lui con delle evidenti avances sessuali, arrivando anche a palpeggiarlo nelle parti intime. Una volta che è stata presentata la denuncia in Procura e i familiari hanno chiesto all’autorità giudiziaria l’esercizio dell’azione penale, il piccolo è stato ascoltato in forma protetta per ricostruire nel dettaglio i due approcci sessuali da parte della donna. Da qui sono poi scattate le indagini per far luce sulla vicenda. Attualmente, come detto, le autorità sono al lavoro per delineare i contorni del terribile accaduto e sulla donna, che è indagata a piede libero, pende l’accusa di abusi sessuali sul figlio di un amico. 

Abusi sui minori, quei segni che non devono essere sottovalutati

Secondo gli esperti basta uno sguardo, una reazione eccessiva, uno scatto o un improvviso silenzio. Non ci devono essere per forza segni evidenti, da un ematoma a un graffio, per capire che un bambino è stato abusato. Il loro linguaggio, fatto non solo di parole, è molto chiaro se si hanno le conoscenze per interpretarlo. Per questo motivo da diversi anni molti pediatri seguono corsi di formazione che aiutano a identificare e riconoscere quei segnali nascosti che possono denunciare la presenza di abusi e maltrattamenti. Si cerca, così, di colmare un gap formativo da parte dei corsi universitari e di specializzazione dove questi temi vengono trattati ancora non in maniera approfondita. Tra i “campanelli d’allarme” rientrano l’insolita tristezza, improvvisi cambiamenti nel comportamento e nelle abitudini, dolori fisici che non trovano una spiegazione medica, disturbi del sonno, improvviso calo del rendimento scolastico, sviluppo di nuove paure, comportamenti regressivi e autolesionistici. Le forme di maltrattamento oggi conosciute sono infatti numerosissime e inizia ad esserci finalmente una maggiore consapevolezza del problema. Solo Italia il 9 percento dei circa 9 milioni di minori subisce maltrattamenti. Nell’85 percento dei casi si tratta di abusi psicologici, nel 10 percento fisici e nel 3 percento sessuali. Le violenze sui bambini sono un tipico fenomeno spesso sottostimato, che nel 70 percento dei casi si consuma fra le mura domestiche, due volte su tre per mano di uno dei genitori.