Con il voto unanime della Camera di oggi, il diritto allo sport entra in Costituzione. Con la modifica dell’articolo 33 del nostro testo costituzionale viene infatti definitivamente riconosciuto «il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico» dell’attività sportiva. L’introduzione di questo nuovo importante diritto compatta così per un giorno tutte le forze politiche, trovatesi coese nel raggiungimento di questo obiettivo.

Bandecchi: “Il diritto allo sport in Costituzione è un grande traguardo. Finalmente le attività sportive riconosciute come essenziali”

Tra le voci più entusiaste rispetto all’inserimento del diritto allo sport in Costituzione spicca anche quella di Stefano Bandecchi, coordinatore nazionale di Alternativa Popolare. Commentando il voto alla Camera, infatti, il sindaco di Terni ha parlato «di grande traguardo per il Paese» e di un vero e proprio momento storico per l’Italia e i suoi cittadini.

Nell’accogliere positivamente la notizia, Bandecchi sottolinea come oggi il nostro Paese abbia finalmente riconosciuto lo sport come strumento fondamentale per la tutela della salute mentale e fisica. Secondo il sindaco di Terni, inoltre, lo «sport porta con sé valori cardine dell’uomo» riuscendo a trasferire «ai più piccoli il senso della sana competizione, della disciplina, del sacrificio e della responsabilità».

Ed è proprio per questi motivi che il riconoscimento della centralità sociale e sociologica dell’età fisica deve, nell’opinione di Bandecchi, essere celebrato. L’attenzione del coordinatore nazionale di Alternativa Popolare ai temi dell’educazione e dello sport è peraltro nota: da sempre Bandecchi sottolinea come solo attività edificanti – come lo sport e l’istruzione – siano la chiave per la crescita delle nuove generazioni, futuro del nostro Paese.