Giua cantante genovese di grande spessore, cammina da tempo su una strada forse più lunga rispetto a quella dei talent ma anche piena di qualità e soddisfazioni. Reduce da un intenso concerto a Roma, dove ha portato in acustico parte del suo repertorio alla corte di Ernesto Assante, ha raccontato cosa significhi fare musica oggi in diretta a “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al giovedì in pieno drive-time e in radiovisione sul canale 264 del digitale terrestre dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show”. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.

Giua cantante, sulla vita degli artisti moderni

“Rockstar? Quale crack, quale eroina. Io adesso esco a sbrigare un paio di commissioni e poi vado a prendere il figlio che sta facendo sport. Stargli dietro è una gran fatica. Pensa che a metà giornata sono già stanca. Direi che è molto cambiata la figura del cantautore dagli anni settanta. Ma vedo che non riguarda solo me, è uno stato condiviso.”

Giua cantante, il live

“Giro in diverse situazioni. Una tra le più apprezzate è quella che ho recentemente portato all’Auditorium Parco della Musica a Roma. E’ un po’ come un Bignami del mio repertorio ma con l’aggiunta di un inedito per dare al pubblico sempre il piacere di scoprire sapori nuovi. Lo vedo come un antipasto prima di una buona cena. Risveglia sapore ma non sazia. Sono pronta a farvi assaggiare il mio piatto forte. Sarò con chitarra acustica e classica. L’elettrica in treno non mi veniva facile.”


Sul rapporto con Roma

“Roma è un gran casino ma dipende sempre dal tuo punto di vista. Sono stata recentemente a Lima e Roma in confronto è come Rapallo con Genova. Invece resta il fatto che torno sempre volentieri in questa città e, in particolar modo, torno volentieri all’Auditorium dove avevo suonato con Armando Corsi. Un posto nato per la musica ideato da Renzo Piano che, tra l’altro, è genovese come me.“

Sulla presenza del cantautore a Sanremo

“Quello è un palco dove noi facciamo un po’ fatica. Non ho intenzione di creare polemica. Ci sono diversi post ideali per la canzone d’autore italiana, come ad esempio il Premio Tenco. Là a Sanremo invece è una questione di tempo. Trattandosi anche di uno show televisivo si va molto di fretta mentre alcune proposte hanno bisogno di maggiore calma per essere recepite. In molti format televisivi, se non acchiappi entro tre secondi, la gente cambia canale.”

Sull’incontro con Carla Signoris

“Abbiamo collaborato in “Feng Shui“, che è una canzone il cui testo è sempre in bilico tra canto e recitazione. E’ un pezzo post moderno sarcastico più che ironico, che ritrae le nevrosi del nostro tempo, luoghi comuni, personaggi femminili che hanno perso il loro centro per diventare maschere di una società impazzita.”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Giua:

https://www.radiocusanocampus.it/it/giua-concerto-a-roma

Ecco il video di “Feng Shui” di Guia feat. Carla Signoris: