Smaltire la rabbia per la sconfitta in finale di Europa League e chiudere la stagione con l’ultimo impegno di Serie A contro lo Spezia per poi decidere il futuro della Roma. Josè Mourinho incontra la famiglia Friedkin all’inizio della prossima settimana per confrontarsi e capire se ci sono i margini per proseguire insieme l’avventura in giallorosso. Lo Special One ha le idee chiare, non ha nessuna intenzione di dimettersi ed è disposto a continuare ma solo a determinate condizioni partendo dal calciomercato estivo. Queste sono le basi di partenza del portoghese per affrontare il discorso futuro con i proprietari della Roma. Una sorta di aut aut di Mourinho: o si accettano le sue condizioni o si procederà con un divorzio senza dimissioni. Una prova di forza che potrebbe portare ad un ridimensionamento di Thiago Pinto.

Le richieste di Mourinho

Mourinho incontra i Friedkin a Budapest dopo la sconfitta contro il Siviglia ai rigori ma è stato un confronto rapido e limitato alla partita di Europa League. Lo Special One questa mattina ha avuto un contatto con la nuova CEO Lina Souloukou a cui ha chiesto di fissare un appuntamento con la proprietà. Il portoghese sperava di avere un incontro già in serata ma tutto è stato rinviato al termine del campionato. Domenica 4 giugno alle ore 21 i giallorossi chiuderanno la loro stagione allo stadio Olimpico contro lo Spezia. Una gara fondamentale per gli ospiti che sono ancora in piena lotta salvezza e importante anche per Dybala e compagni che al momento sono qualificati alla prossima Europa League ma la decisione finale arriverà solo dopo la finale di Conference League fra Fiorentina e West Ham di mercoledì 7 giugno a Praga.

Sfumata la possibilità di avere un incontro immediato, Josè Mourinho vuole risolvere la questione nel minor tempo possibile per capire come muoversi sul futuro. Il portoghese a Roma sta bene e l’amore della piazza è ciò che lo spinge a continuare l’avventura insieme ma chiede condizioni diverse rispetto al passato soprattutto in sede di mercato. Più volte nel corso della stagione si è lamentato della rosa a disposizione ricordando ripetutamente i pochi soldi investiti per allestire l’organico attuale. Lo Special One vuole vincere ancora e per questo vuole maggiore autonomia sulle scelte di mercato chiedendo alla società un tesoretto di circa ottanta milioni di euro per acquistare tre giocatori di prima fascia ripartiti fra un attaccante e due centrocampisti.

Richieste precise che vuole vengano soddisfatte per costruire un organico all’altezza delle tre competizioni. In questa stagione ha provato ad andare fino in fondo tra campionato ed Europa ma alla fine, anche lui, ha dovuto fare una scelta come il suo collega cittadino Maurizio Sarri più volte provocato. E’ andato all in sull’Europa League raccogliendo appena tre punti nelle ultime cinque gare con tre pareggi e due sconfitte in campionato che hanno sancito l’addio alla corsa Champions League. E il sesto posto attuale tiene conto anche della penalizzazione della Juventus che ha fatto scivolare i bianconeri sotto la Roma.

E i Friedkin?

In tutto ciò la proprietà americana prosegue con la sua politica del silenzio verso i tifosi ma una decisione andrà presa. La certezza è che Mourinho rifiuterà qualunque proposta di addio consensuale o possibili dimissioni. O si va avanti insieme a certe condizioni o deve essere esonero. I Friedkin stanno riflettendo, hanno apprezzato la simbiosi che Mourinho ha saputo creare con la tifoseria che risponde presente ad ogni appuntamento ma al tempo stesso sono spazientiti delle continue lamentele pubbliche del tecnico e, soprattutto, delle polemiche arbitrali. Ancora poche ore e Mourinho incontra i Friedkin con il futuro della Roma che avrà maggiore chiarezza.