Clint Eastwood festeggia il 93mo compleanno, scopriamo chi è questa vera e propria icona di Hollywood e della storia del cinema, attraverso i suoi film, ancora capaci, nella loro tenace classicità, di parlare al presente.

Clint Eastwood compie 93 anni, tra film e politica, che in lui sono sinonimi

Festeggia 93 anni oggi, 31 maggio 2023, l’ultimo regista ostinatamente ‘classico’ di Hollywood. Clint Eastwood, quasi settant’anni di carriera alle spalle, tra cinema e tv, rappresenta l’immagine viva, ancora pulsante di un modo di fare cinema lontanissimo dal presente eppure, ancora oggi e nonostante l’età, capace di intercettare e interpretare le tensioni, i mutamenti e le crisi che attraversano il mondo.

Un lavoro che non ha mai smesso di fare, con il suo quarantesimo film attualmente in lavorazione – dovrebbe intitolarsi Juror #2, incentrato su un giurato di un processo per omicidio che scopre di poter essere lui il vero responsabile dell’accaduto ed è costretto ad affrontare il dilemma morale che ne consegue – destinato a segnare il suo ritiro definitivo dalle scene.

Un ritiro che arriverà al termine di una carriera fuori dall’ordinario, caratterizzata da successi, celebrazioni – i due Oscar vinti per la Miglior Regia de Gli Spietati e Million dollar baby, premiati anche come Miglior Film – e polemiche. Come quelle che lo videro al centro di dibattiti sul suo (presunto) conservatorismo, accusato di ‘fascismo’ da una stampa un po’ troppo superficiale e sicuramente militante.

Ma Clint Eastwood, i suoi film e i personaggi che ha interpretato, hanno dimostrato di essere molto più di queste facili catalogazioni.

In quanti film ha recitato Clint Eastwood?

La sua biografia percorre le epoche più diverse della storia americana. Dagli anni Cinquanta alle tensioni sociali dei due decenni successivi, per arrivare alle angosce di fine secolo e al grande trauma collettivo rappresentato dall’11 settembre 2001, con l’attentato alle Torri Gemelle del World Trade Center.

Accanto alla sua storia personale e di quella sociale del suo paese, Eastwood edifica una filmografia che, tra tv e cinema, si fa carico di essa. Oltre 60 film, tra quelli interpretati, diretti o entrambe le cose, carichi del punto di vista unico di un regista che non ha mai compromesso il suo sguardo sull’America e sul mondo. Uno sguardo ideologico, ma non nell’accezione semplicistica e negativa che accompagnò soprattutto gli inizi della sua carriera. Al contrario, un’idea di cinema e di società anarchica e fuori da schemi preconfezionati, in cui trovare un’America ideale, più che reale, vicina a quel sogno americano che, in Eastwood, non presenta nemmeno un accenno di retorica.

Cosa diceva Sergio Leone di Clint Eastwood?

Un’immagine ancora ‘mitica’ degli Stati Uniti che, quasi per paradosso, il regista di San Francisco condivideva con un cineasta geograficamente molto lontano, essendo nato e cresciuto nel quartiere popolare di Trastevere, a Roma.

Sergio Leone lo volle per interpretare lo ‘Straniero senza nome’ nella sua Trilogia del dollaro che segnò la nascita del divo Eastwood. Un rapporto, quello tra i due, caratterizzato da immediata stima e rispetto reciproci, che Eastwood ancora ricorda, parlando di Leone come di uno dei registi che più ha influenzato la sua maniera di fare cinema.

Un rapporto di amicizia dove ci si poteva permettere qualche battuta ‘sopra le righe’, come quella di Leone – mai del tutto confermata – sulle uniche due espressioni di cui Eastwood sarebbe stato capace: “Con cappello e senza cappello” (o la sua variante “con sigaro e senza sigaro”, a seconda delle fonti).

Una frase ‘scorretta’, forse, ma che non ha mai irritato un fermo oppositore del politicamente corretto come il regista di San Francisco.

I 10 migliori film di Clint Eastwood

Scegliere dieci titoli capaci di racchiudere un corpo cinematografico tanto vasto non è semplice. Troppi i conflitti e le crisi che Eastwood ha vissuto sulla sua pelle per riproporli sulla celluloide dei suoi film. L’elenco che segue, dunque, più che essere esaustivo, mira a centrare le tappe di un percorso e di una visione del mondo e dell’America cui il regista ha dato forma in quasi 70 anni sul grande schermo.

Un percorso che si inaugura con il pistolero di Leone e l’implacabile Harry Callaghan di Don Siegel, passando per le vite emarginate e solitarie di Robert e Francesca e del ladro Butch, rispettivamente de I ponti di Madison County e Un mondo perfetto, e la ferita sanguinante dell’11 settembre, con la morte che accompagna gran parte della sua produzione dopo quella fatidica data, fino al riscatto raccontato nel metaforico Sully.

Ma la chiusura del cerchio perfetta Eastwood la firma nel 2008 quando, con Gran Torino e Walt Kowalski, il regista e attore segna la fine, inevitabilmente ‘eroica’, ma non nel senso comune e abusato del termine, di un’intera idea di mondo.

  • Per un pugno di dollari (1964)
  • Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo! (1971)
  • Gli Spietati (1992)
  • Un mondo perfetto (1993)
  • I ponti di Madison County (1995)
  • Potere assoluto (1997)
  • Mystic River (2003)
  • Million dollar baby (2004)
  • Gran Torino (2008)
  • Sully (2016)