Gravissimo incidente a Brescia dove una donna di 54 anni è stata colpita da un fulmine mentre si trovava, nel primo pomeriggio di ieri, Domenica 28 Maggio, sulle pendici del monte Guglielmo, in una area impervia di Zone, nel retroterra a Est del lago d’Iseo.

L’escursionista stava scendendo insieme ad una comitiva dalla sommità di Punta Caravina quando è stata folgorata dal fulmine. Non è ancora chiaro se la scarica elettrica che l’ha colpita durante un improvviso e violento temporale sia stata attirata da qualche oggetto di metallo che la donna portava con sé o no.

La 54enne avrebbe cercato riparo dalla furia di un improvviso temporale, con grandine. Le altre persone che erano con lei hanno sentito e visto un lampo accecante seguito da un fortissimo boato. La donna è subito crollata a terra, priva di conoscenza.

Brescia donna colpita da un fulmine: trasportata d’urgenza in ospedale

I compagni dal rifugio Medelet hanno immediatamente allertato i soccorsi che hanno mandato sul posto l’elicottero decollato da Sondrio che ha trasportato la donna in codice rosso all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Il recupero della donna, a circa 1800 metri di quota, non è stato semplice a causa della zona impervia difficile da raggiungere.

Sul posto per gli accertamenti sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Chiari che dovranno capire come sia potuta accadare una tale disgrazia.

La donna, grande appassionata di montagna è viva, ma in prognosi riservata ricoverata nel reparto di Rianimazione. I medici però hanno dichiarato la morte cerebrale. In base alle prime informazioni la scarica elettrica l’avrebbe trapassata entrandole da una spalla e uscendole da un piede. 

Il temporale per fortuna non avrebbe coinvolto altre persone.

La probabilità di essere colpiti da un fulmine

L’Iss sul suo portale ha creato una lista delle zone italiane maggiormente interessate dalla caduta dei fulmini. Nello specifico si tratta del Friuli Venezia Giulia, la regione dei laghi lombardi, la zona di Roma e in genere i rilievi prealpini e appenninici.

L’istituto ha inoltre, tenuto a precisare che “più in generale, non ci sono in Italia zone esenti dal rischio dei fulmini”.

Le probabilità di essere colpiti da un fulmine, sono per fortuna molto basse. La probabilità infatti, per una persona comune di essere colpita da un fulmine in un periodo di 80 anni sono di approssimativamente 1 su 10.000, secondo quanto riportato dall’analisi effettuata dal Medical Aspects of Lightning.

Oltre a ciò, nel nostro Paese cadono in media circa 1.600.000 fulmini all’anno, soprattutto nei mesi di Luglio e Agosto, ma il fenomeno può verificarsi, più raramente, anche d’inverno.

Come ripararsi

Quando c’è una temporale con fulmini in corso uno dei posti migliori dove proteggersi è dentro la propria auto. Il veicolo, infatti, benché sia metallico e un ottimo bersaglio per un fulmine, isola chi è all’interno dall’eventuale scarica elettrica, facendola disperdere lungo il telaio e dunque proteggendo gli occupanti.

Nel caso in cui si fosse sorpresi all’aperto da una tempesta e non ci fosse alcun rifugio nelle vicinanze è saggio stare lontani da oggetti alti come alberi e pali. Infatti nel caso questi oggetti venissero colpiti si potrebbe essere investiti dalla scarica elettrica o da eventuali detriti.

In un prato all’aperto la soluzione migliore resta quella di nascondersi in eventuali fossi e cunette. In totale assenza di ripari il modo migliore per proteggersi è mettersi sulle ginocchia, cercando di rannicchiarsi il più possibile.

Nel caso in cui ci si dovesse trovare a casa durante una tempesta di fulmini la cosa miglior che si può fare è restarci e avvisare della situazione eventuali ospiti in arrivo. Gli edifici chiusi infatti sono i posti migliori per proteggersi dalle scariche elettriche potenzialmente mortali.