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Annullamento multe tasse fino a 1.000 euro con la Rottamazione quater delle cartelle fino a 1.000 euro: ecco come fare

Annullamento multe e tasse fino a 1.000 euro, 60 giorni per la definizione agevolata 2023 della Rottamazione 4

Annullamento multe e tasse fino a 1.000 euro, sono a disposizione dei Comuni 60 giorni per aderire alla definizione agevolata 2023 della Rottamazione quater. È quanto prevede la conversione del decreto 34 del 2023, cosiddetto “Bollette”, approvata due giorni fa e atteso per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale a inizio della prossima settimana. Il decreto prevede la possibilità di estensione della definizione agevolata del saldo e stralcio delle cartelle maturate dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.

Sulle multe e tasse da corrispondere ai Comuni, il saldo e stralcio eredita le regole della Rottamazione 4 non solo per quanto riguarda l’opzione dei aderire alla definizione agevolata, ma anche di decidere quali saranno le scadenze. A tal proposito, i Comuni avranno 60 giorni di tempo dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della conversione in legge del decreto “Bollette” per adottare il regolamento attuativo e aderire alla definizione agevolata.

Annullamento multe tasse fino a 1.000 euro con la Rottamazione quater delle cartelle fino a 1.000 euro: ecco come fare

Rimangono poco più di 60 giorni di tempo a disposizione dei Comuni per aderire all’annullamento di multe e tasse fino a 1.000 euro o all’adesione parziale alla Rottamazione quater, affidandosi alle regole della definizione agevolata 2023 per il pagamento delle cartelle arretrate da parte dei contribuenti. È quanto prevede il decreto “Bollette”, atteso in Gazzetta Ufficiale per la pubblicazione in legge. In base a ciò che decideranno i Comuni, i debitori fiscali per importi fino a 1.000 euro potranno vedersi sperare in una delle due opzione, ovvero:

  • automatico annullamento dei carichi relativi a tasse e multe;
  • beneficio delle regole della definizione agevolata, già sono in vigore per i carichi notificati entro il 30 giugno 2022 e per importi più alti di 1.000 euro.

È evidente che la sola adesione, anche senza l’annullamento automatico dei debiti fiscali, comporta la possibilità per i contribuenti del pagamento rateale e dell’abbattimento dei costi relativi a interessi, sanzioni e aggi.

Annullamento multe tasse Rottamazione saldo e stralcio: come procedere con il pagamento?

I Comuni, nel caso in cui adottino nei termini previsti la delibera di adesione alla definizione agevolata 2023 della Rottamazione 4, potranno stabilire le condizioni di recupero di quanto dovuto. In particolare:

  • il numero delle rate secondo il quale i debitori potranno suddividere il carico e le relative scadenze;
  • le modalità attraverso le quali i contribuenti debbano manifestare la propria volontà di aderire alla definizione agevolata;
  • la scadenza entro la quale dovranno produrre la relativa domanda, indicando anche quale sarà il numero delle rate;
  • l’ulteriore scadenza entro la quale i debitori debbano ricevere comunicazione dell’importo residuo da versare, di quello relativo a ciascuna rata e delle relative scadenze.

Come aderire alla definizione agevolata 2023 per pagare le cartelle fiscali a rate?

Inoltre, i debitori fiscali che aderiscano alla definizione agevolata della Rottamazione quater per il pagamento dei carichi fino a 1.000 euro devono attendersi alle regole anche in caso di mancato pagamento di quanto dovuto. Basterebbe saltare una sola rata, o anche pagarla tardivamente, per decadere dai vantaggi della definizione agevolata. Lo stesso avviene nel caso in cui i debitori paghino con ritardo o non effettuino il versamento dell’unica rata (in caso di scelta di pagamento in un’unica soluzione) per decadere dal piano. Questo passaggio, tuttavia, dovrà essere preceduto dalla presentazione della domanda di adesione alla definizione agevolata.

Con l’inoltro dell’istanza, infatti, risultano sospesi i termini di prescrizione e di decadenza per il recupero di quanto dovuto da parte dell’ente creditore. Al contrario, i termini ricominciano a decorrere se il debitore non effettua il pagamento delle rate secondo le scadenze prestabilite. In caso di decadenza del piano rate, quanto versato già dal debitore si intende a titolo di acconto sul complessivo del debito, senza possibilità di restituzione.

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