Accadde oggi, 28 maggio 1974: la strage di Piazza della Loggia. La strage di piazza della Loggia fu un attentato terroristico di matrice neofascista compiuto a Brescia. Una bomba nascosta in un cestino dei rifiuti venne fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista. L’attentato causò la morte di 8 persone e il ferimento di altre 102.

Accadde oggi, 28 maggio 1974: la strage di Piazza della Loggia

Dopo anni di indagini, depistaggi e processi, vennero dichiarati colpevoli e condannati alcuni membri del gruppo neofascista “Ordine Nuovo”. Quali esecutori materiali dell’attentato: Maurizio Tramonte (condannato in appello, in qualità di “fonte Tritone” dei Servizi Segreti Italiani), Carlo Digilio (addetto agli esplosivi) e Marcello Soffiati (che trasportò l’ordigno). Questi ultimi due erano già detenuti. Come mandante, invece, venne condannato, in Corte d’Appello: il dirigente “ordinovista” Carlo Maria Maggi. Assolti tutti gli altri: Delfo Zorzi, il generale Francesco Delfino e l’ex segretario del MSI nonchè fondatore del Centro Studi Ordine Nuovo Pino Rauti.

La bomba di Piazza della Loggia e le altre stragi italiane

Quello di piazza della Loggia messo in atto a Brescia 49 anni fa, è considerato uno degli attentati più gravi degli anni di piombo. Insieme alla strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969 (17 morti), alla strage del treno Italicus del 4 agosto 1974 (12 morti) e alla strage di Bologna del 2 agosto 1980 (85 morti). I fatti: 28 maggio 1974, ore 10 del mattino, in piazza della Loggia a Brescia si tiene una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista. Sono presenti: il sindacalista della CISL Franco Castrezzati, l’onorevole Adelio Terraroli del PCI e il segretario della camera del lavoro di Brescia Gianni Panella. Centinaia di persone sono presenti in piazza per manifestare.

L’esplosione e il sangue

Piazza della Loggia, ore 10:12: una bomba contenente almeno un chilogrammo di esplosivo e nascosta in un cestino dei rifiuti, esplode colpendo molte persone presenti: tre di loro muoiono sul colpo, altre tre durante il trasporto in ospedale. Due feriti moriranno dopo ore di agonia a causa delle gravi ferite riportate. Altre 102 persone rimasero ferite. Le perizie sull’ordigno: nel 2012 i periti balistici della Corte d’Appello di Brescia generale Romano Schiavi e professor Alberto Brandone, ribadirono la loro precedente perizia secondo cui la bomba era costituita da una miscela di gelignite e dinamite. In precedenza, i periti del processo che portò ad alcune assoluzioni, avevano detto che la bomba era costituita in gran parte da tritolo. A distanza di 49 restano ancora molti i lati oscuri dell’attentato di piazza della Loggia.

La storia su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV. “La Storia Oscura”, dal lunedì al venerdì on air sulla radio dell’Università Niccolò Cusano dalle 13 alle 15. “A Spasso nel Tempo”, in onda sul canale 264 del digitale terrestre alle 20.30 del martedi.