Nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Misura 2, Componente 1, viene dato impulso alla creazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile nel settore agricolo e agroalimentare. Il fine principale è quello di incoraggiare l’autosufficienza energetica, con una particolare attenzione alle aziende agricole e alle loro infrastrutture. Imminente l’uscita del nuovo bando Parco Agrisolare 2023, dopo l’annuncio del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida lo scorso 19 aprile.

Nuovo bando Parco Agrisolare 2023 e fotovoltaico: novità e incentivi per l’energia rinnovabile nel settore agricolo

Sotto i riflettori sono da mettere alcune importanti e significative novità introdotte. Tra queste, l’incremento del contributo a fondo perduto che può coprire fino all’80% dei costi ammissibili e l’introduzione del concetto di autoconsumo condiviso. Tale modifica apre la possibilità di prescindere dal vincolo dell’autoconsumo, offrendo alle aziende agricole la possibilità di beneficiare di un tasso di contributo minore, ma mantenendo l’80% per le imprese di trasformazione.

Le novità in sintesi

Tra le principali novità presenti nel nuovo bando spiccano:

  • Aumento del contributo a fondo perduto concesso alle imprese agricole (dal 40-50% all’80%);
  • Introdotto il cosiddetto autoconsumo condiviso;
  • Vincolo di autoconsumo cancellato in alcuni casi;
  • Raddoppio della potenza installabile senza consumo di suolo (da 500 kW a 1000 kW);
  • Raddoppio della spesa massima ammessa per sistemi di accumulo e ricarica (da 50.000 a 100.000 €);
  • Riduzione contributo pubblico (30% per le grandi aziende e 50% per le piccole imprese agricole).

Ripartizione dei fondi del PNRR per le imprese agricole

Previsto un finanziamento di circa 775 milioni di euro per le imprese agricole, suddivisi tra contributi a fondo perduto con vincolo di autoconsumo (anche condiviso) per quasi 700 milioni di euro, e contributi a fondo perduto senza vincolo di autoconsumo per 75 milioni di euro. Inoltre, nella ripartizione delle risorse sono stati assegnati 150 milioni di euro alle imprese di trasformazione agricola e 75 milioni di euro alle imprese dell’agroindustria.

Tabella di ripartizione delle risorse

RISORSEDESTINATARI
Circa 700 milioni di euroImprese agricole (contributi a fondo perduto con vincolo di autoconsumo)
75 milioni di euroImprese agricole (contributi a fondo perduto senza vincolo di autoconsumo)
150 milioni di euroImprese di trasformazione agricola
75 milioni di euroImprese dell’agroindustria

L’efficienza energetica e il fotovoltaico nel settore agricolo

Una delle novità più rilevanti riguarda l’installazione di impianti fotovoltaici con una potenza massima di 1 MWp. Questi impianti potranno contare sull’assistenza del Gestore Servizi Energetici (GSE) per l’accesso ai meccanismi incentivanti. Viene inoltre sottolineato l’importante ruolo delle aziende di consulenza e installatori nella proposta e realizzazione dei progetti.

Parco Agrisolare 2023: interventi ammissibili e beneficiari del bando

L’intervento, finanziato dal PNRR, Misura 2, componente 1, investimento 2.2, è dedicato alla creazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Tra gli interventi ammissibili sono compresi:

  • la rimozione e lo smaltimento dell’amianto;
  • la realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
  • la creazione di sistemi di aerazione connessi alla sostituzione del tetto.

I destinatari di questi fondi possono essere:

  • imprenditori individuali;
  • società agricole;
  • cooperative agricole;
  • consorzi agrari.

Parco Agrisolare 2023: domanda e requisiti

Le domande per il bando “Parco Agrisolare” 2023 possono essere presentate tramite la piattaforma online del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. La procedura prevede la compilazione di un modulo online, l’invio della documentazione richiesta e l’inserimento dei dettagli del progetto proposto.

Per poter beneficiare del bando, gli impianti fotovoltaici devono essere installati su edifici ad uso produttivo nel settore agricolo, zootecnico o agroindustriale. Il bando prevede inoltre che gli interventi debbano contribuire all’incremento dell’efficienza energetica dell’azienda e alla riduzione dell’impatto ambientale. In particolare, viene richiesto che l’installazione degli impianti fotovoltaici non comporti l’occupazione di superfici agricole utili.

Gli impianti fotovoltaici finanziati dal bando devono avere una potenza compresa tra 20 kWp e 1 MWp. Inoltre, il bando stabilisce che l’energia prodotta dagli impianti deve essere utilizzata principalmente per l’autoconsumo all’interno dell’azienda agricola, con la possibilità di vendere l’eventuale surplus di energia alla rete elettrica nazionale.