Lasciano senza fiato le immagini del video diventato virale sul web negli scorsi giorni, in cui si vede una donna trans mentre viene aggredita a Milano da alcuni vigili: ma chi è Bruna e perché è stata picchiata? Ha 42 anni ed è originaria del Brasile, ma è in Italia da 29 anni. La sua vita a Milano è una vita di strada, come quella di tante sue amiche. Dice di essere fuggita dal suo Paese d’origine perché spaventata dall’assenza di libertà. In Italia, nonostante gli eccessi con l’alcol e qualche procedimento penale alle spalle, non ha mai dato fastidio a nessuno. Eppure, qualche giorno fa, è stata presa a manganellate. Ora è spaventata, ma intezionata a denunciare.

Chi è Bruna, la donna trans aggredita a Milano dai vigili

Nel quartiere di Milano in cui abita la chiamano “loca”, “pazza”, perché è una persona abituata a fare casino. Fuma, esagera con l’alcol e poi urla, alterata. Ma non fa del male a nessuno. Lo raccontano alcuni residenti della zona a Repubblica, interpellati dopo l’aggressione che l’ha vista protagonista qualche giorno fa. Originaria del Brasile, è in Italia da quando è adolescente. La sua è una vita di strada. Per questo è abituata a stare sull’attenti. Spesso ha paura. Soprattutto dopo un incidente che le ha provocato una cicatrice, qualche anno fa. Un episodio che l’ha segnata e che l’ha costretta a rivolgersi a uno psicologo.

È per quello che basta poco per farla alterare, non sente gli odori, regge poco l’alcol e tutto il resto, non riesce a darsi dei limiti. Ma è fatta così, è una buona, un po’ matta ma non fa male a nessuno,

dicono le sue amiche. Ha paura anche ora, dopo essere stata presa a manganellate da alcuni vigili. Stando alla loro versione, la donna avrebbe infastidito dei bambini davanti al plesso scolastico di Parco Trotter. Svestita, avrebbe iniziato ad urlare di avere l’Aids. A quel punto loro sarebbero intervenuti per calmarla; dopo averla accompagnata in caserma, in zona Navigli, lei sarebbe riuscita a divincolarsi, ferendo anche un agente. Quel che è successo dopo è stato ripreso da alcuni passanti: immobilizzata, la donna è stata aggredita e colpita alla testa, prima di essere ammannettata e portata via. Anche grazie all’uso di uno spray al peperoncino. Il tutto per riuscire a fermarla.

L’inchiesta aperta dalla Procura e la denuncia della vittima

Sulla vicenda la Procura ha aperto ora un fascicolo d’inchiesta per lesioni aggravate dall’abuso della pubblica funzione. I quattro vigili coinvolti sarebbero già stati iscritti nel registro degli indagati. Bruna, invece, è stata denunciata a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale. E ha fatto sapere che denuncerà a sua volta i responsabili dell’aggressione subìta.

Si vede subito dalle persone se sono buone o cattive e gli agenti che mi hanno picchiato avevo capito che volevano farlo, uno ci provava gusto nel farlo. La vita di strada è pericolosa ma sto attenta non preoccuparti. Denuncerò quanto mi è accaduto, ho paura perché sono sola e qualcuno può venire a cercarmi. Ma parlarne mi ha dato la forza di farlo perché è giusto e serve giustizia,

ha dichiarato nelle scorse ore, secondo quanto riportato dall’edizione milanese di Repubblica. L’episodio di cui è stata vittima è gravissimo e riaccende i riflettori sull’uso e l’abuso della forza da parte delle forze dell’ordine. In tanti, anche a livello politico, hanno criticato l’accaduto. Lo stesso sindaco di Milano, Beppe Sala, ha parlato di un “fatto grave”. L’opinione comune è che, a prescindere dai reati commessi dalla donna, la violenza usata contro di lei sia stata eccessiva.