La Carta risparmio spesa INPS: un aiuto concreto per le famiglie bisognose. La nuova PostePay sarà consegnata ai cittadini italiani entro luglio 2023. L’INPS ha semplificato la procedura per i beneficiari attraverso il nuovo servizio online, che permette di identificare automaticamente gli aventi diritto senza la necessità di presentare una domanda separata.

A fornire ulteriori informazioni in merito è il MASAF-MEF, che ha fornito indicazioni dettagliate nel Fondo Alimentare confermate nel Decreto interministeriale prot. 210841 del 19 aprile 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 12 maggio 2023. Analizziamo ora nel dettaglio le caratteristiche principali della Carta risparmio spesa e, soprattutto, le modalità di rilascio del beneficio.

Chi ha diritto della Carta risparmio spesa INPS?

L’erogazione del contributo è strettamente condizionata dal soddisfacimento di diversi requisiti al momento della data della pubblicazione del presente decreto. I beneficiari sono selezionati considerando il nucleo familiare, il luogo di residenza e tenendo conto di vari fattori, tra cui:

  • l’iscrizione di tutti i membri del nucleo familiare nell‘Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale);
  • la presenza di un certificato ISEE valido, con un reddito annuale pari o inferiore a 15.000 euro.

A quanto ammonta e cosa si può comprare?

Il legislatore ha previsto un unico beneficio economico per nucleo familiare, del valore di 382,5 euro.

La Carta risparmio spesa è destinata all‘acquisto di beni di prima necessità e non può essere utilizzata per l’acquisto di bevande alcoliche. La carta sarà accettata presso tutti i negozi che partecipano all’iniziativa.

Chi sono gli esclusi della Carta risparmio spesa?

Il bonus spesa non sarà erogato ai nuclei familiari che, alla data di pubblicazione del presente decreto, beneficiano di altri strumenti di sostegno al reddito per contrastare il disagio socioeconomico sul territorio nazionale, tra cui:

  • Reddito di Cittadinanza, Reddito di inclusione e altre misure di inclusione sociale o sostegno alla povertà.
  • Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego – NASPI e Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori – DIS-COLL.
  • Indennità di mobilità e Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito.
  • Cassa integrazione guadagni – CIG e altre forme di integrazione al reddito.

Carta risparmio spesa INPS, ora disponibile la nuova piattaforma: chi ne beneficia?

Come riportato nel Decreto interministeriali ufficializzato il 12 maggio, la Carta risparmio spesa viene rilasciata automaticamente, senza necessità di presentare una domanda. Infatti, l’INPS genera l’elenco delle persone che hanno diritto al contributo e lo trasmette ai Comuni, limitatamente al numero di carte assegnate in base ai nuclei familiari che hanno diritto al beneficio e che risiedono sul territorio.

L’elaborazione dei dati tiene conto di diversi criteri e segue un ordine prioritario basato su:

  • famiglie composte da almeno 3 membri, con almeno un componente nato entro il 31 dicembre 2009;
  • famiglie composte da almeno 3 membri, con almeno un componente nato entro il 31 dicembre 2005;
  • famiglie composte da almeno 3 membri.

In tutti i casi, l’ordine prioritario segue la valutazione dell’indicatore ISEE più basso.

Come richiedere la carta risparmio spesa 2023?

Scaduto il termine previsto per la pubblicazione del decreto, l’Ente nazionale della previdenza sociale utilizza una nuova applicazione web (nuovo servizio online), per rendere visibile e accessibile l’elenco dei beneficiari ai Comuni. I Comuni verificano la situazione anagrafica dei soggetti aventi diritto e procedono all’assegnazione delle carte.

 Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha deciso di assegnare complessivamente circa 1.300.000 carte ai cittadini.

Le carte verranno attivate a partire dal mese di luglio 2023. I beneficiari possono ritirare le carte presso gli uffici postali. In caso di mancato utilizzo entro il 15 settembre 2023, si perderà il diritto al beneficio.