Il Ministro dello Sport Abodi ha inviato una lettera al CONI sulle tematiche calde del momento, tra cui il bisogno di intervenire su giustizia sportiva, chiedendo al CONI stesso di prendere provvedimenti in merito.

L’argomento è stato etichettato come primario dalla giunta esecutiva, ed è stato il presidente del CONI Giovanni Malagò ad annunciare al termine dell’incontro di oggi lo studio rapido di un provvedimento che sia attento alla “dinamica della tempistica che tuteli i diritti del ricorrente e la celerità dei provvedimenti”.

Con queste parole Malagò non fa riferimento specifico al caso Juve, ma un regolamento generale perché i tempi siano accorciati il più possibile.

Malagò ha voluto anche sottolineare, dopo alcune dichiarazioni di alcuni membri del governo, che

La materia è di esclusiva pertinenza del nostro mondo. Vogliamo modificare, tramite un regolamento da presentare nella prossima Giunta, la dinamica della tempistica che deve tutelare i diritti del ricorrente, la celerità della giustizia e la terzietà. Su questo mi prodigherò. Ricordo che una riforma c’è già stata recentemente, con una serie di integrazioni e miglioramenti. Ma in questo caso il riferimento di partenza è il cursus della giustizia sportiva a livello endofederale. Noi riteniamo che il solo fatto che il Collegio di Garanzia abbia più volte rivisitato le sentenze sia la dimostrazione della grande autonomia del sistema sportivo

Malagò sulla riforma dello sport

Sulla riforma dello sport in generale il presidente del CONI si è così espresso.

Si stima un 8-10% di costo aggiuntivo per asd e ssd. E il problema non è solo questo. Con la riforma sicuramente il sistema ne beneficia in termini di tutele, va incontro ai diritti delle persone e le fidelizza. Detto questo, il contesto congiunturale storico è molto complicato. Io avrei fatto in modo che le tutele statali fossero garantite per un periodo più lungo, ad esempio, ma la cosa che preoccupa di più è la spaventosa interlocuzione che dal 1° luglio i dirigenti dello sport di base saranno costretti ad avere. In Giunta abbiamo letto una lettera del ministro Abodi di fondamentale importanza che riguarda la rivisitazione di aspetti finanziari del Coni. Siamo fermi a una cifra dal 2018 e sapete cosa è successo. Ci aspettiamo un ruolo diverso del Coni nei criteri di assegnazione dei finanziamenti e nella questione relativa al registro. Nessuno pensava fosse così complicato vederci riconoscere dei diritti