Un prof di religione di 46 anni è stato arrestato a Tivoli per violenza sessuale per aver abusato di almeno quattro dei suoi alunni, tutti di età compresa tra i 10 e i 15 anni, per diversi anni. A renderlo noto è la Procura di Tivoli, che ha da poco tenuto una conferenza stampa per dare risalto all’accaduto e fornire maggiori spiegazioni, rassicurando la comunità coinvolta. Stando a quanto emerso finora, l’uomo avrebbe alle spalle diversi incarichi in ambito religioso, all’interno di associazioni. Il suo non è un caso isolato: lo scorso marzo a Milano un maestro di religione era stato fermato perché sospettato di aver abusato di decine di bambini tra i quattro e i cinque anni di età.

Prof di religione arrestato Tivoli: avrebbe abusato di almeno quattro dei suoi alunni

Come spiega la Procura di Tivoli, il prof di religione arrestato negli scorsi giorni per violenza avrebbe approfittato sessualmente dei suoi alunni – all’epoca dei fatti tra i 10 e i 15 anni di età – per diverso tempo, prima che i suoi comportamenti destassero dei sospetti e venissero segnalati agli inquirenti. Dalle indagini condotte a suo carico è emerso che il 46enne era solito usare uno schema standard.

Dopo aver creato una relazione di fiducia e amicale con i minorenni e i loro genitori,

potendo contare sulla loro vicinanza, avrebbe iniziato ad abusarne, soprattutto nel corso delle gite scolastiche organizzate in collaborazione con alcune associazioni religiose di cui faceva parte. Le vittime delle violenze sarebbero quattro, almeno per il momento. Non si esclude, infatti, che possano presto emergerne altre. Per questo la Procura coinvolta ha indetto una conferenza stampa per dare risalto all’accaduto e

raccogliere eventuali segnalazioni in ordine a fatti analoghi o in contesti analoghi […] in considerazione della reiterazione delle violenze in diversi luoghi e ai danni di più minorenni e del fatto che dalle indagini è emerso che le vittime o i loro genitori si erano confidate o avevano segnalato diverse condotte senza che queste emergessero, anche per un clima di sostanziale diffidenza nei confronti delle vittime.

Stando a quanto dichiarato dal pm, nel 2021 l’uomo si era ritirato dall’insegnamento della religione cattolica dalla scuola di cui era anche vice preside. Poi, grazie all’esperienza acquisita nel campo, aveva ottenuto un incarico come volontario in una casa famiglia di Roma. Qui avrebbe mietuto la sua quarta vittima. Ora si troverebbe agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Il precedente a Milano

A Milano lo scorso 29 marzo un maestro di religione era stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata per essere sospettato di aver abusato dei suoi alunni, tutti bambini. L’uomo, un 35enne, era stato colto in flagranza di reato dai carabinieri che, dopo aver ricevuto le segnalazioni di alcuni suoi colleghi, avevano installato nell’aula in cui era solito insegnare delle microcamere, riprendendolo mentre si avvicinava con fare sospetto ai cinquenni, palpeggiandoli. Ad incastrarlo, oltre alle immagini catturate dalle telecamere, era stata anche la testimonianza di una bambina, che aveva raccontato di essere stata spinta dall’uomo a strani “giochi”.

lmpiegato a tempo determinato nella città della Madonnina dal 2021, il maestro avrebbe lavorato in diverse scuole del Comune, prima di essere fermato. Le sue vittime – inizialmente stimate a quattro – potrebbero superare il numero di 30. Una volta diffusasi la notizia del suo arresto in tanti, infatti, avrebbero segnalato alla Procura locale episodi analoghi. Stando a quanto emerso nel corso delle indagini, il 35enne addirittura sarebbe stato già allontanato da una scuola per aver avuto con i suoi alunni atteggiamenti eccessivamente confidenti. Su quel precedente gli inquirenti stanno cercando di fare luce, per ricostruire la scia di abusi che potrebbe aver lasciato dietro di sé.

Alla notizia, dal comune di Milano avevano fatto sapere di essere sconvolti e vicini alle famiglie dei bambini coinvolti, dicendosi disponibili a fornire loro il sostegno, psicologico e non, necessario a superare il trauma.