Le dichiarazioni di Gianni Infantino sulla candidatura dell’Italia a Euro 2032. A radio Rai, il presidente della FIFA Gianni Infantino ha parlato di molti temi. Dalla candidatura del belpaese a ospitare l’edizione del 2032 degli Europei al cammino delle squadre italiane nelle competizioni continentali che dopo anni sono tornate a dominare la scena.

Le dichiarazioni di Infantino sulla candidatura a Euro 2032

Il numero uno Fifa, di chiare origini italiane, non ha nascosto qualche dubbio riguardo la possibile candidatura dell’Italia a Euro 2032. “Anche qui da presidente della Fifa e da italiano mi avrebbe fatto piacere avere una candidatura dell’Italia per i Mondiali magari, piuttosto che per gli Europei, essendo ancora affezionato anche le Notti Magiche del 1990. Ovviamente, è importante per un Paese come l’Italia che vive di calcio saper creare un grande evento. L’Europeo del 1980, il Mondiale del 1990 e da lì non abbiamo più organizzato grosse competizioni calcistiche, dunque penso che sia una bella cosa se succederà“.

La questione stadi

Il numero uno Fifa si concentra su uno dei temi che hanno sempre penalizzato le candidature italiane a ospitare le manifestazioni: gli stadi. “Ovviamente gli stadi vanno rimodernati. Sono stato in Asia Centrale due settimane fa, in America la settimana scorsa, e devo dire che dappertutto si rendono conto dell’importanza di uno stadio che non è più solamente un posto dove si gioca a calcio, ma veramente un simbolo per per una città e una nazione. Oltre che essere un simbolo di modernità, di professionalità”.

Ecco il pensiero di Infantino sul sistema italiano. “Quello che mi sembra strano è che in Italia, un Paese calcistico, un Paese di risorse comunque, si debba aspettare l’organizzazione di un torneo per rimodernare gli stadi. Secondo me questo va fatto a prescindere da un Europeo o da un Mondiale. Va fatto comunque perché un Paese come l’Italia è un Paese importante, un Paese che fa parte del G7 e del G20, un Paese che vuole essere leader nel mondo, deve essere protagonista anche nel movimento sportivo numero 1 al mondo che è il calcio con ovviamente gli stadi che sono i luoghi dove si gioca e dove si può vivere anche. Dunque speriamo che si mettano d’accordo tutti fra istituzioni, politica, economia, società per rimodernare gli stadi italiani, perché ne abbiamo bisogno“, chiude Infantino.

Il pensiero di Gianni Infantino sul cammino delle italiane in Europa

Dopo anni di difficoltà, il calcio italiano è ritornato a dominare nelle competizioni europee, portando tre squadre (Inter, Fiorentina e Roma) nelle tre competizioni continentali. “Da presidente della FIFA devo ovviamente fare i complimenti a tutte e 6 le squadre che si sono qualificate per le tre finali europee. Da tifoso, siccome tutti sanno che sono interista, mi fa ancora più piacere che ci sia anche l’Inter dopo qualche anno. Penso che comunque questo dimostri che il calcio italiano non è poi così male come alcuni vogliono far credere, anzi. Il calcio italiano è vivo e vegeto, funziona, nonostante tutto verrebbe da dire. E’ invidiato in molte parti del mondo, ovviamente ci sono cose che vanno migliorate e che non funzionano. Però i risultati in generale non è che arrivino per caso o per coincidenze fortuite. I risultati arrivano con il lavoro e in questo caso si vede che il lavoro c’è stato“.


Continua il presidente. “L’Italia, non dimentichiamolo, è anche Campione d’Europa con la Nazionale, poi ovviamente non ci siamo qualificati per il Mondiale due volte di fila, dunque qualcosina di più va fatto. Visto che questa è la 700esima puntata della vostra trasmissione, posso annunciare formalmente e solennemente che siamo andati a 48 squadre al Mondiale per fare in modo che si qualifichi l’Italia. Se non si qualifica neanche la prossima volta, andremo a 64 per essere sicuri che si qualifichi l’Italia. Scherzo ovviamente. Complimenti al movimento calcistico italiano. C’è ancora da fare ma continuiamo“, chiude il numero Fifa.