Per oggi soltanto un video collegamento, in attesa del suo arrivo di persona a Hiroshima: Volodymyr Zelensky si prepara a partecipare al G7 in Giappone, anche se non sbarcherà nel Paese prima di domenica 21 maggio. A comunicarlo è l’Associated Press sul proprio sito.

Che il presidente ucraino si recasse di persona al vertice dei leader era stato confermato da Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa ucraino. Finora, tuttavia, non erano trapelati dettagli sulle date. Adesso, però, sembra confermato che il leader di Kiev sarà presente soltanto all’ultima giornata di lavori del G7.

Durante la riunione odierna, Zelensky prenderà parte da remoto ad un punto sulla situazione nel campo di battaglia in Ucraina.

G7, oggi Zelensky in video collegamento a Hiroshima: ecco perché non arriverà in Giappone prima di domenica

Per motivi di sicurezza, gli spostamenti di Zelensky all’estero non vengono mai rivelati in anticipo. I media internazionali si dicono però convinti che il presidente ucraino volerà in Giappone direttamente dall’Arabia Saudita. Sarà nel Paese mediorientale per il summit della Lega araba.

Qualcuno, tuttavia, è convinto che Zelensky atterri in Giappone già sabato sera. La Bbc, citando media nipponici, riferisce che il leader ucraino arriverà la sera del 20 maggio. La stampa indiana, invece, rende noto che Zelensky incontrerà il premier Narendra Modi a margine del vertice di Hiroshima.

G7, i leader esortano la Russia a “ritirare immediatamente le truppe”

Porre fine “all’aggressione in corso” e ritirare “immediatamente, completamente e incondizionatamente le truppe e l’equipaggiamento militare dall’intero territorio dell’Ucraina”. Questo il nuovo monito proveniente dai leader del G7 nei confronti della Russia. È quanto si legge su una nota dei leader dei “Sette Grandi” riuniti a Hiroshima.

Mosca continua a rendersi responsabile di “una violazione del diritto internazionale, in particolare della Carta dell’Onu”. I leader sottolineano come “il ritiro completo e incondizionato” russo è il primo requisito per una “pace giusta”. Nella dichiarazione si legge anche come il Paese responsabile dei “crimini di guerra” non possa e non debba essere lasciato impunito.