La Cina ed i paesi dell’Asia centrale si incontrano a Xian, in nquella che un tempo era la capitale del Celeste impero, per rinsaldare i rapporti di “tradizionale amicizia tra le parti”. Xi Jinping, Presidente cinese, ha tenuto incontri bilaterali con i presidenti di: Kazakistan (Kassym-Jomart Tokayev) Kirghizistan (Sadyr Zaparov) Tagikistan (Emomali Rahmon) Turkmenistan (Serdar Berdymukhamedov) e Uzbekistan (Shavkat Mirziyoyev). I vari incontri trovano sintesi in una volontaà, ribadita, di sostegno reciproco di cooperazione. Domani è previsto un summit coinvolgente i leader tutti, nel frattempo, si sono tenuti i bilaterali – iniziati ieri pomeriggio – e al termine degli stessi, riporta l’AGI, Xi Jinping ha partecipato insieme alla moglie, Peng Liyuan, a una cerimonia di benvenuto per i leader dell’Asia centrale.

Vertice dell’Asia centrale: di cosa si parlerà

Il clima appare buono, disteso e privo di contrasti. La posta in gioco, d’altronde, è alta. Nel vertice di Asia centrale, infatti, si affronteranno temi legati alla stabilità regionale e all’iniziativa Belt and Road o, com’è meglio conosciuta in Italia, della via della Seta. Il vertice di Xian è il primo dei due eventi diplomatici che si terranno in Cina nel corso dell’anno oltre ad un altro esclusivamente concernente la Belt and Road. Pechino è convinto di poter costruire una pietra miliare nei rapporti con le ex Repubbliche sovietiche e fa sapere, tramite l’intervento della portavoce del Ministro degli Esteri cinese, Wang Wenbin, che la Cina si attende: “Un nuovo progetto per le relazioni Cina-Asia centrale e una nuova era di cooperazione bilaterale e la firma di importanti documenti politici”.

I dettagli

Ma come sono andati i bilaterali di Xi con i suoi omologhi? Andiamo per ordine partendo dal Kazakistan con cui, scrive l’AGI, ha Cina ha firmato una dichiarazione congiunta che sottolinea “l’alto livello di cooperazione” tra i due Paesi. Fruttuoso l’incontro con l’omologo del Kirghizistan con il quale è stato sottoscritto un accordo di partnership strategica. Nubi bianche anche in seno al vertice con il Presidente turkmeno come si evince dalle parole di Xi che – scrive l’AGI – ha parlato di “ampie prospettive di sviluppo” da allargare anche all’Uzbekistan. La cooperazione, invece, va approfondita con il Tagikistan. Lo ha ribadito Xi dopo aver firmato, con il presidente omologo, una dichiarazione congiunta tra i due paesi.

Gli avvertimenti di Xi all’occidente ed il capitolo Taiwan

La sensazione che tutto questo stia avvenendo per lanciare un segnale mentre ad Hiroshima è in corso il summit del g7, è forte. A Pechino, infatti, parlano del summit – che vede coinvolta, tra le altre, la Presidente del Consiglio italiana – come di una sorta di “cricca esclusiva” che ambisce a contenere lo sviluppo della Cina. Da Pechino, nello specifico, respingono le accuse di coercizione economica mosse dalle sette grandi economie del G7 (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti d’America). Xi, poi, ha ribadito l’ovvio ponendo l’accento sulla questione Taiwan con tanto di duri avvertimenti e ribadendo di non volere interferenze su quello che è il progetto di riunificazione delle “due cine”. La Cina, ha detto oggi il portavoce del ministero degli Esteri, non ammetterà interferenze nella questione dell’isola – su cui Pechino rivendica la sovranità e che considera destinata alla “riunificazione” con la Cina – sollecitando il g7 a “smettere di giocare con il fuoco”.