Croce rossa di Varese annulla il Villaggio C.R.I per raggiungere le persone in difficoltà in Emilia Romagna a causa dell’alluvione che ha colpito l’intera regione. Negli ultimi giorni il maltempo non ha risparmiato quelle zone e sono tante le conseguenze catastrofiche subite da tante città e cittadini. Gli sfollati sono migliaia ed è stata dichiarata anche per oggi allerta rossa.

Croce rossa di Varese annulla il Villaggio C.R.I

La croce rossa di Varese ha deciso di annullare il Villaggio C.R.I che si sarebbe dovuto tenere sabato 20 maggio 2023 in corso Matteotti a Varese. Si tratta dell’evento annuale organizzato dal Comitato di Varese, Gazzada Schianno e Tradate della Croce Rossa Italiana per presentare ai cittadini tutti gli ambiti di azione per cui sono impegnati quotidianamente dipendenti e volontari. Gli organizzatori hanno annunciato che l’appuntamento è stato rimandato al prossimo autunno.

Partite squadre per l’Emilia Romagna

La croce rossa di Varese ha riferito:

La scelta, condivisa subito dall’intero Comitato, di bloccare l’organizzazione del “VILLAGGIO C.R.I.” rappresenta tutti i valori dell’emblema che abbiamo l’onore di indossare, e primo tra tutti il soccorso a chi soffre e ha bisogno di aiuto.

Inoltre, ha lanciato una richiesta di supporto per tutte quelle zone coinvolte nel disastro. Gli operatori sanitari e volontari sono già partiti in aiuto ed è stato attivata immediatamente la macchina organizzativa interna, che una volta fatte le dovute valutazioni, ha deciso di concentrare tutte le risorse sia umane che materiali per sostenere l’Emilia Romagna.

Le donazioni per la regione in difficoltà

Sono state effettuate alcune donazioni da parte del Comitato di Varese, Gazzada Schianno e Tradate che stanno sostenendo la popolazioni in pericolo attraverso l’impegno in prima linea per dare un aiuto nelle operazioni di soccorso ed evacuazione dei cittadini. Attualmente, sono necessarie donazioni per aiutare tutti coloro che stanno vivendo momenti di terrore e disagio.

Anche la Caritas a fianco dell’Emilia Romagna

Anche la Caritas regionale non ha perso occasione di aiutare e sostenere tutte le persone delle zone colpite dall’alluvione. In primo luogo, ha aperto le porte delle proprie diocesi per ospitare coloro che sono rimasti senza una casa e i beni. Questa mattina, infatti, c’è stata una riunione d’emergenza della delegazione regionale per fare il punto sull’emergenza in Emilia-Romagna.

Tag24.it ha avuto un confronto diretto con il direttore della Caritas di Rimini, Mario Galasso, che ha affermato: “La Caritas è molto vicina e molto presente nei territori e nelle comunità e sta accogliendo nelle proprie strutture e nelle canoniche perché diverse sedi sono state allagate dall’acquazzone che ha messo in ginocchio la regione governata da Stefano Bonaccini. Come ad esempio l’emporio solidale di Forlì. Qui “era stato fatto un grande acquisto di beni di prima necessità, ma purtroppo oltre la metà non sarà più utilizzabile”.

Poi ha aggiunto: “Si stanno raccogliendo tutte quelle forze, che non sono protezione civile, perché la Caritas non è un organismo di protezione civile, per aiutare e supportare le strutture delle chiese della diocesi ma anche tutte quelle famiglie che hanno bisogno di aiuto nel liberare e svuotare acqua e fango dalle proprie case”.

Qual è la situazione in Emilia Romagna?

La situazione è disastrosa e secondo gli ultimi aggiornamenti, l’alluvione persiste sull’intera regione, colpendo anche zone rimaste fino ad oggi fuori. In particolare a Ravenna è stata avviata l’evacuazione immediata per persone e aziende di Villanova di Ravenna, Filetto e Roncalceci così da prevenire il rischio allagamenti dopo la rottura del Lamone tra Reda e Fossolo. L’esondazione è giunta nelle campagne, mandando Russi, Godo, San Pancrazio e Villanova di Ravenna sott’acqua. L’allerta rossa continua e sono oltre 3mila i volontari, operatori sanitari e della protezione civile arrivati sul luogo per sostenere e fare il possibile per mettere in salvo le persone.