Rivolta nel carcere di Avellino: le proteste violente di almeno 50 detenuti hanno creato tensioni e disordini nella tarda mattinata di oggi 17 maggio. Le forze dell’ordine hanno quindi circondato l’istituto di pena in via Sant’Oronzo. Secondo quanto comunicato dai sindacati di polizia, due agenti sarebbero rimasti feriti negli scontri.

Rivolta nel carcere di Avellino: circondato l’istituto

I detenuti hanno preso possesso di un intero piano e distrutto mobili e suppellettili: sarebbero stati armati con olio bollente. La protesta violenta avrebbe avuto origine al primo piano, nella prima sezione della casa circondariale situata nella frazione di Bellizzi del capoluogo irpino. Momenti di tensione erano stati registrati già dalla sera del 16 maggio: le pesanti rivolte sarebbero scoppiate a seguito di una punizione, inflitta per motivi disciplinari, a uno dei detenuti.

La denuncia dei sindacati

All’interno del carcere il direttore dell’istituto, Concetta Felaco, ha avviato le trattative: i reclusi nel primo pomeriggio sono quindi tornati nelle celle. I due agenti rimasti feriti sono stati accompagnati in ospedale. Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, sottolinea come ormai da mesi il carcere sia fuori controllo. Proprio nella giornata di ieri il SAPPE era tornato a chiedere, ai Vertici dell’Amministrazione penitenziaria, l’assegnazione straordinaria di un contingente del Gruppo Operativo Mobile della Polizia Penitenziaria. In modo da poter fronteggiare le varie criticità:

Ministero della Giustizia e DAP raccolgano i reiterati appelli del SAPPE ad incrementare l’organico del carcere per meglio organizzare l’operatività del personale. Si dia concretamente da fare per predisporre ogni utile intervento a tutela dei poliziotti e degli altri operatori penitenziari. La richiesta di inviare a Avellino personale del GOM va in questa direzione.

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