Un attentato ha colpito il ministro dell’Interno filo-russo dell’autoproclamata Repubblica di Luhansk, Igor Kornet. L’attacco è avvenuto in un negozio di barbiere situato nelle vicinanze dell’edificio della compagnia radiotelevisiva statale, del palazzo del governo e dell’edificio del Consiglio popolare, ed è stato causato da un’esplosione che ha anche ferito altre cinque persone. Tre dei feriti sono in gravi condizioni.

Attentato nel Lunhansk, le condizioni del ministro Kornet

L’attacco contro il ministro dell’Interno filo-russo Igor Kornet a Lugansk è stato definito come “un attentato” da una fonte delle forze di sicurezza, che ha riferito la notizia all’agenzia di stampa russa Tass. Attualmente Kornet si trova in terapia intensiva. Questo episodio aggrava ancora di più le tensioni tra Ucraina e Russia, già in crescita negli ultimi mesi. In particolare, la situazione nella regione del Donbass, che comprende la città di Lugansk, è stata al centro di un conflitto tra le forze separatiste filo-russe e le truppe ucraine.

Mosca accusa aerei Nato di violazione di confine sul Baltico

Due aerei militari della Nato, uno francese e uno tedesco, sono stati intercettati dalla Russia mentre volavano sul Mar Baltico. Mosca ha affermato che uno dei suoi aerei da guerra è stato fatto decollare per fermare i presunti violatori del confine russo. Secondo il ministero della Difesa russo, gli aerei stranieri sono tornati indietro dopo essere stati intercettati e l’aereo russo è rientrato alla base in sicurezza.

Putin firma decreto per cittadinanza a stranieri nell’esercito

Il presidente russo Vladimir Putin ha emesso un decreto che semplifica la procedura per la concessione della cittadinanza russa agli stranieri che hanno siglato un contratto di un anno con le forze armate russe dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Il decreto, pubblicato sul sito ufficiale del governo russo, modifica una precedente versione del decreto emesso da Putin nel mese di settembre.

In passato, gli stranieri dovevano aver servito per almeno un anno nell’esercito russo, compresi sei mesi in combattimento, per ottenere la cittadinanza. Tuttavia, il nuovo decreto elimina il requisito del combattimento e semplifica le procedure di concessione della cittadinanza anche per i familiari dei militari.

La Nato rafforza il sostegno all’Ucraina: “La porta per l’adesione rimane aperta”

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha dichiarato durante il Copenhagen Democracy Summit che gli alleati della Nato invieranno un messaggio forte di sostegno all’Ucraina nel prossimo incontro di luglio. Secondo Stoltenberg, ci saranno molte manifestazioni di supporto da parte degli alleati della Nato.

Inoltre, ha dichiarato di aspettarsi che gli alleati confermino l’adesione dell’Ucraina all’Alleanza, come già dichiarato dai capi di Stato e di governo. Stoltenberg ha sottolineato anche che l’Ucraina ha il diritto di scegliere la propria strada e che spetta all’Ucraina e ai 31 alleati della Nato decidere sulla questione dell’adesione. Infine, il segretario generale ha concluso affermando che la porta della Nato rimane aperta per l’Ucraina.