Tragedia questa mattina a Vanzago, in provincia di Milano, dove una donna di 72 anni ha perso la vita dopo essere stata investita da un’automobile.

La dinamica della vicenda non è ancora del tutto chiara. Le forze dell’ordine infatti stanno in queste ore analizzando ogni dettaglio per valutare la tragica vicenda. Lo scontro fatale è avvenuto questa mattina, Lunedì 15 Maggio 2023, lungo via Milano, la strada principale che collega il centro abitato di Vanzago al vicino comune di Pregnana Milanese.

Le autorità non hanno ancora diffuso alcuna informazione circa le generalità della vittima. Dalla stampa locale si apprende che fosse una donna di 72 anni, pensionata e residente in una delle palazzine di via Assisi, poco distante dal luogo dell’incidente.

Da quanto finora ricostruito, la donna infatti era intenta a condurre il proprio cagnolino di razza Jack Russell, come faceva tutte le mattine. Pare che la donna fosse impegnata ad attraversare la carreggiata sulle strisce pedonali per dirigersi verso la parte boschiva. In quel momento è sopraggiunta una Fiat Panda che transitava in direzione del centro di Vanzago. La sua conducente, una donna, non si sarebbe accorta in tempo della presenza della 72enne sulle strisce. Non avrebbe avuto il tempo di arrestare il suo mezzo e ha così centrato la pensionata. L’impatto è avvenuto con estrema violenza. Erano da poco passate le ore 9:00.

Vanzago donna investita: vano l’arrivo di un elicottero di soccorso

La terribile collisione ha impaurito i diversi passanti in transito sulla stessa strada. La donna al volante è stata la prima a chiedere l’aiuto dei soccorritori. In poco tempo sul luogo dell’investimento sono sopraggiunti i volontari della Croce Bianca di Sedriano, oltre ad una automedica. La gravità dell’incidente ha indotto il centro di emergenza medica ad inviare sul posto anche un mezzo di elisoccorso, decollato dall’ospedale di Bergamo, al fine di accelerare le manovre di trasferimento al nosocomio della persona ferita.

Purtroppo, all’arrivo dei soccorritori per la 72enne il destino era ormai segnato. Il suo corpo era riverso sull’asfalto a qualche metro dal punto dell’impatto. Non mostrava alcuna risposta agli stimoli esterni. I sanitari hanno tentato in ogni modo di strapparla alla morte praticando a lungo opportune manovre di rianimazione cardiopolmonare.

Poco dopo però si sono dovuti arrendere e constarne il decesso. I traumi subiti sia nello scontro con l’utilitaria sia nella successiva caduta al suolo si sono rivelati fatali sul colpo. Inutile dunque l’intervento dell’elisoccorso, rientrato alla base senza trasportare alcun ferito.

La salma sarà ora trasferita alla camera mortuaria cittadina, in attesa delle decisioni delle autorità. Nelle prossime ore infatti dovrebbe essere eseguita l’autopsia per stabilire ufficialmente le cause del decesso.

La donna al volante della Fiat Panda non ha subito alcuna ferita. In forte stato di shock, è stata sottoposta agli esami di rito per verificare che non fosse alla guida in stato alterato da alcool o altre sostanze proibite.

La fitta vegetazione ha impedito la visuale?

Le forze dell’ordine, nel frattempo, hanno interdetto la circolazione sul tratto di strada interessato dal sinistro. Ciò ha permesso le operazioni di soccorso e successivamente l’esecuzione dei rilievi. L’analisi di quest’ultimi dovrà chiarire la causa dello scontro e come la automobilista non si sia accorta del pedone in attraversamento.

Una delle prime ipotesi formulate è che l’attraversamento pedonale potesse essere parzialmente nascosto dalla fitta vegetazione a margine della carreggiata e la siepe spartitraffico.

Il tratto di via Milano inoltre ha subito un recente rifacimento del manto stradale ma è ancora privo della segnaletica orizzontale.

Gli agenti suppongono che questi elementi abbiano impedito alla automobilista di percepire al meglio la pericolosità dell’attraversamento pedonale. La scarsa visuale, unita forse ad una velocità sostenuta, avrebbe quindi giocato un ruolo determinante nel provocare l’investimento. Non è però escluso che l’incidente sia scaturito da una banale disattenzione.

Solo quando tutti questi elementi saranno sufficientemente chiari si potranno valutare le responsabilità della donna alla guida.