Chi è Mile Svilar? Nato nel 1999 in Belgio, segue le orme del papà Ratko scegliendo di diventare portiere. Considerato un predestinato durante le giovanili dell’Anderlecht con cui non ha mai esordito in prima squadra, ha tentato quindi la fortuna in Portogallo con la maglia del Benfica diventando il più giovane esordiente della Champions League contro il Manchester United di Jose Mourinho e Nemanja Matic. Saranno solo sei le presenze con la prima squadra e tante apparizioni con la formazione B che lo porta alla scadenza del contratto. A giugno scorso quindi passa alla Roma su intuizione di Thiago Pinto che lo conosce molto bene. Una sola gara in giallorossa non memorabile e ora la nuova opportunità contro il Bologna che sarà il suo esordio ufficiale in Serie A.

Chi è Svilar?

Mile Svilar nasce il 27 agosto del 1999 ad Anversa in Belgio ma possiede anche il passaporto serbo. Figlio d’arte, cresce seguendo le orme del padre Ratko che per sedici anni ha difeso la porta dell’Anversa diventandone anche il giocatore più anziano. L’estremo difensore serbo infatti è arrivato in Belgio nel 1980 all’età di trent’anni rimanendoci fino al 1996 quando aveva quarantasei anni. Mile comincia nel settore giovanile del Koninklijke Beerschot Voetbalclub Antwerpen ad appena cinque anni rimanendo nel club fino al 2010 quando arriva l’Anderlecht. In maglia viola segue tutta la trafila giovanile mettendosi in mostra come uno dei portieri emergenti migliori del panorama internazionale difendendo i pali del Belgio fino all’Under 21 per poi scegliere la Serbia con cui ha esordito nel 2021.

Rimane in terra fiamminga fino al 2017 quando decide di trasferirsi in Portogallo al Benfica visto che non riusciva a trovare spazio nella prima squadra dell’Anderlecht. Con le aquile arriva immediatamente l’esordio fra i professionisti: è il 14 ottobre 2017, Svilar è titolare in Coppa di Portogallo contro l’Olhanense nella partita vinta 1-0. Viene quindi confermato titolare quattro giorni dopo in Champions League con il Benfica che ospita il Manchester United allenato da Josè Mourinho. Non sarà un debutto memorabile visto che un suo errore determinderà la vittoria degli inglesi. Nel tentativo di bloccare un tiro di Rashford trascina accidentalmente la palla con sé oltre la linea di porta. Una soddisfazione arriva però visto che, a 18 anni e 52 giorni d’età, divenne il portiere più giovane a esordire nella massima competizione continentale battendo il precedente primato detenuto da Iker Casillas. Un record detenuto per appena due stagioni e battuto da un altro portiere belga, Maarten Vandevoordt del Genk.

Due settimane più tardi si disputò la gara di ritorno all’Old Trafford dove divenne il più giovane portiere di sempre a parare un calcio di rigore in Champions League. Infatti dopo quindici minuti di gioco respinse un tiro dal dischetto di Anthony Martial. La gara finì 2-0 per i Red Devils con Svilar che negò a Nemanja Matic, suo attuale compagno, il primo gol in maglia del Manchester United cercando di intercettare un tiro potente dalla distanza del serbo, l’estremo difensore non è fortunato causandosi un autogol dopo un rimpallo fortuito. Dopo questo doppio confronto arrivarono parole al miele di Mourinho: “Per me è davvero talentuoso. Questo ragazzo è bestiale, è un fenomeno, un supereroe. Complimenti al Benfica per averlo fatto giocare subito, a 18 anni. Solo un grande portiere incassa un gol come quello. Preferisco che il mio portiere incassi un gol così piuttosto che stia sulla linea di porta per novanta minuti“.

Sembrava l’inizio di una carriera importante e invece si fermò di nuovo con tante apparizioni nel Benfica B e praticamente nessuna in prima squadra. Le tante panchine lo portano a chiudere l’avventura in Portogallo con la scadenza del contratto e arriva la Roma con cui sottoscrive un accordo fino al 2027. Ritrova quindi Mourinho che lo mette alle spalle di Rui Patricio. Una sola apparizione in Europa League l’8 settembre in Bulgaria contro il Ludogorets con i giallorossi che perdono 2-1. Prestazione non irreprensibile per il portiere serbo che viene relegato in panchina fino a domani quando al Dall’Ara ci sarà l’esordio in Serie A contro il Bologna.